Quella che si apre oggi sarà una settimana cruciale per capire se il dialogo tra maggioranza ed opposizione, ma con ostinazione dalle parti del Nazareno ci si limita soltanto a Forza Italia, andrà in porto o sarà l’ennesimo fallimento. Il clou sarà giovedì quando in Parlamento approderà lo scostamento di bilancio e allora si vedrà se gli ‘amorosi sensi’ avranno davvero fatto sbocciare l’amore tra chi maggioranza ed opposizione.
Dalle parti del Centrodestra si attendono ancora segnali concreti. Alla Camera dei deputati, ad esempio, ha iniziato il suo iter la manovra e questo è uno dei tavoli su cui si potrà sperimentare la disponibilità di governo e maggioranza ad aprire alle richieste delle opposizioni.
Sia Fratelli d’Italia e sia Forza Italia hanno presentato le loro proposte ma almeno per il momento risposte dalla maggioranza non sono giunte. Sono iniziate le consuete consultazioni, quindi bisognerà attendere la fase degli emendamenti per capire se ci sono spiragli per un accordo.
Per il dialogo tra maggioranza e opposizione la giornata è giovedì per lo scostamento di bilancio
La prova regina sarà giovedì sullo scostamento di bilancio, anche alla luce del fatto che al Senato i numeri sono risicati. Per la verità, la maggioranza continua ad ostentare sicurezza e di non avere problemi a raggiungere la soglia dei 161, ma con il marasma che sta attraversando il M5S è meglio non farsi cogliere alla sprovvista.
A fare una mossa ‘pesante’ è stato ieri Silvio Berlusconi che in una lunga lettera al Corriere della Sera ha confermato la sua disponibilità a dare una mano alla maggioranza, a partire proprio dallo scostamento di bilancio, ma soltanto nell’interesse degli italiani. Insomma, nessun ingresso in maggioranza.
Gualtieri a Berlusconi: «Positiva disponibilità»
L’unica richiesta di Berlusconi è un semestre bianco fiscale e contributi per due milioni di liberi professionisti finora esclusi dai ristori economici del governo. Disponibilità immediata apprezzata dal ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, il quale ha parlato di «positiva disponibilità» di Berlusconi ed ha precisato che «sarà molto utile un confronto sul modo migliore per destinare le risorse del prossimo scostamento di bilancio a sostegno delle categorie e dei settori più colpiti dall’impatto economico della crisi, con particolare attenzione alle prossime scadenze fiscali e a mondo del lavoro autonomo che sono anche tra le priorità del governo».
Il presidente della Camera Fico rilancia la sua proposta di una conferenza congiunta dei capigruppo di Camera e Senato
A sua volta il presidente della Camera, Roberto Fico, ha rilanciato la proposta di una conferenza congiunta dei capigruppo di Camera e Senato come luogo per facilitare il confronto maggioranza e opposizione: «Io ho proposto una conferenza congiunta di capigruppo di Camera e Senato, presieduta dai presidenti di Camera e Senato, dove possa venire ad esempio il ministro Gualtieri a presentare lo scostamento di bilancio e iniziare un dialogo tra maggioranza e opposizione. Per me è una strada possibile che possiamo cominciare da domani mattina».
Dichiarazioni importanti, ma pur sempre dichiarazioni, che già in altre occasioni nei mesi scorsi erano state ripetute. Il tema è se dalle parole si passerà ai fatti e quindi ci sarà un coinvolgimento reale delle opposizioni nelle scelte strategiche per il Paese, a partire dallo scostamento di bilancio, per poi passare alla manovra. Ecco perché questa settimana sarà cruciale.
E lo sarà anche sul piano sanitario. La curva epidemiologica, infatti, sembra aver iniziato ad appiattirsi anche se la situazione rimane complessa. Lo ha detto ieri sera a Che tempo che fa il ministro della Salute, Roberto Speranza, avvertendo che «i numeri sono ancora imponenti e ci dicono che non dobbiamo abbassare la guardia. Le misure che abbiamo attuato, che distinguono le aree e i territori, stanno dando i primi effetti. Ma attenzione sono i primissimi effetti e bisogna tenere duro. Abbiamo visto in estate con quale velocità il virus si è nuovamente diffuso. In questo momento l’unica cosa che funziona sono le misure restrittive e non c’è alternativa a questi sacrifici».
Comunque, venerdì sarà l’occasione per fare un nuovo punto della situazione e in quella sede, confrontandosi con il Cts e le Regioni, è possibile che il governo riveda alcune misure. E questa anche perché il 3 dicembre scade l’ultimo Dpcm e si attende il prossimo, sul quale per la verità già c’è una ridda di ipotesi.
E’ possibile un allentamento di alcune restrizione, come quelle riguardanti la chiusure dei negozi e degli stessi centri commerciali per il week end. Un alleggerimento per dare un po’ di ossigeno al settore in vista del Natale. E la stessa cosa dovrebbe accadere per i ristoranti. Più complicata la situazione per gli spostamenti tra Regioni che rimarranno legati al colore di ciascuna regione. Per le festività natalizie, invece, è ancora difficile fare delle ipotesi, quello che è certo, come ha sempre chiarito il ministro Speranza, è che sarà un Natale «diverso e più sobrio, in cui dovremo evitare spostamenti che non sono essenziali», il che fa presupporre che l’allentamento delle misure sarà molto ridotto.
Ma se ne riparlerà più avanti. Per questa settimana ci sono già altri temi altrettanto delicati per la maggioranza e l’opposizione, e la questione delle vacanze natalizie sarà affrontata più avanti. Ora meglio concentrarsi e non disperdere l’attenzione.
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