Sacerdote si barrica nell’ufficio postale: «Il green pass non ve lo mostro»

Voleva pagare delle bollette alla posta senza mostrare il certificato

Un sacerdote rischia la denuncia per interruzione di pubblico esercizio dopo aver preteso di pagare alcune bollette alla posta senza mostrare il green pass. È successo a Bolano (La Spezia) alle 10, nel punto di Poste Italiane.

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Don Piero Corsi, irremovibile, ha rifiutato di cedere il posto ai clienti in attesa, alcuni dei quali si sarebbero anche offerti di saldare le sue bollette. Sono intervenuti i carabinieri, che sono riusciti a far uscire il prete. Don Corsi non è nuovo a gesti discutibili: nel 2013 aveva affisso alla bacheca della chiesa il post di Pontifex che attribuiva la colpa dei femminicidi alle donne.

È lungo l’elenco dei ‘coup de theatre’ di don Corsi. Già nell’ottobre 2013 aveva deciso di esporre sulla bacheca della chiesa alcune vignette anti-islamiche. In un’altra occasione aveva litigato con un clochard che chiedeva l’elemosina, brandendo contro di lui un candelabro. Nel 2016 era stato denunciato (e poi assolto) per avere puntato una idropulitrice contro un vigile urbano stagionale. Subito dopo l’affissione dell’articolo di Pontifex sulla bacheca della chiesa, arrivò nelle redazioni una lettera firmata che annunciava la rinunzia all’abito talare.

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Lettera che era risultata falsa tanto che don Corsi smentì «di aver inviato alcuna lettera alle agenzie di stampa nella quale comunicavo questa decisione». «Quanto scritto nel comunicato di questa mattina – aggiunge – che non ho inviato io, è totalmente inventato», scrisse. E alla giornalista che lo chiamava per avere informazioni, ha risposto: «voi giornalisti siete dei giullari», «spero che vi venga un colpo».

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