Torre Annunziata, La paranza delle idee: «Il PUMS va rivisto, il Comune si faccia sentire»

La polemica per il piano strategico per valutare le esigenze di mobilità

È in corso di approvazione da parte della Città Metropolitana di Napoli il Piano Urbano per la Mobilita Sostenibile (PUMS), piano strategico teso a valutare le esigenze di mobilità dei cittadini e delle merci al fine di individuare azioni utili al miglioramento della qualità della vita nei centri urbani.

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Sul PUMS l’Ente di Piazza Matteotti ha avviato la consultazione dei portatori di interesse, dando ai cittadini e alle associazioni del territorio tempo fino al 5 gennaio per l’invio di osservazioni al Piano proposto, così da poter recepire eventuali rilievi prima della sua definitiva approvazione da parte dell’ex Provincia di Napoli.

Dopo aver partecipato, a fine novembre, a uno dei tavoli di confronto pubblico indetto dalla Città Metropolitana, l’Associazione politico culturale La paranza delle idee di Torre Annunziata ha elaborato e inviato agli estensori del PUMS le proprie osservazioni, che ha sintetizzato nel comunicato stampa di seguito riportato:

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«Correggere dei grossolani errori di ricognizione; considerare maggiormente la stazione di Torre Città; dare più importanza al porto oplontino nel traffico marittimo; fare chiarezza sul progetto e sui lavori di riconversione della Torre – Cancello in pista ciclabile: è quanto abbiamo chiesto nelle osservazioni da noi inviate alla Città Metropolitana di Napoli nell’ambito della consultazione pubblica sul Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) in corso di approvazione» spiega il sodalizio presieduto da Claudio Bergamasco.

«Nel PUMS – nota l’Associazione – si afferma in maniera del tutto sballata che sul territorio comunale non ci sono scuole superiori, quando ve ne sono, invece, diverse e sono pure un punto di riferimento per il comprensorio e richiedono, perciò, di essere adeguatamente servite dal sistema metropolitano dei trasporti; inoltre, si rileva che la stazione di Torre Centrale è a 100 m dal centro cittadino, laddove, invece, quest’ultimo è assai più prossimo alla stazione di Torre Città, per la quale, pertanto, andrebbero previste più fermate».

«In più – continua la nota – il porto di Torre Annunziata quasi non viene citato nell’esame delle linee di traffico marittimo ed è relegato esclusivamente alla nautica da diporto, con funzionalità e importanza decisamente inferiori rispetto allo scalo di Castellammare di Stabia, che, viceversa, viene qualificato come porto a valenza turistica per i siti archeologici di Ercolano e Pompei; oltretutto, gli scavi di Oplonti non vengono menzionati nell’analisi della mobilità turistica lungo la fascia costiera del golfo di Napoli».

«Non è chiaro, poi, come i tracciati ciclabili previsti sul nostro territorio si relazioneranno, anche in termini di sicurezza, con l’ordinaria viabilità urbana né lo stato dei lavori per la Torre – Cancello» osserva il sodalizio oplontino.

«Ci vuole coerenza tra i progetti trattati in ambito cittadino e le previsioni dei piani sovraordinati; perciò – conclude l’Associazione – l’auspicio è che il Comune di Torre Annunziata, al quale pure abbiamo trasmesso le nostre osservazioni, sia stato e sia presente sul PUMS, specie per far valere le ragioni del territorio».

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