Napoli-Juventus finale di Coppa Italia, un’altra tappa della sfida infinita

A Napoli si è in trepidante attesa per la finale di Coppa Italia in programma a Roma domani sera. Si vive in città l’ansia tipica della vigilia della grande sfida. Ancora una volta sulla strada degli azzurri ci sarà il club più detestato in assoluto, la Juventus

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Il precedente più importante rispetto al trofeo in palio è sicuramente quello del 20 maggio 2012. In quella occasione i partenopei stesero la ‘vecchia signora’ con un secco 2-0 maturato nella seconda frazione di gioco. Prima un rigore messo a segno da Cavani, dopo il guizzo del ‘Pocho’ Lavezzi che aveva costretto il portiere al fallo. Poco dopo il secondo squillo azzurro che arrivò con la rete di Marek Hamsik nata da un velocissimo contropiede.  Quella tra Napoli e Juventus, più in generale, è una sfida infinita.

Negli ultimi anni i partenopei, insieme alla Lazio, sono stati gli unici e contendere concretamente i trofei nazionali ai bianconeri (Scudetti, Coppa Italia, Supercoppa nazionale). E tutto ciò contribuisce ad alimentare la tensione del pre-partita. In tanti nella Capitale del Sud fanno i più tipici e scaramantici scongiuri, non solo per il buon esito del match, ma anche per l’affidabilità dell’arbitro. 

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Troppi sono infatti i precedenti più recenti in cui i direttori di gara, più che i calciatori in campo, sono stati i protagonisti delle partite. E quasi sempre le polemiche del post-match sono andate a senso unico.  Con grande amarezza, a Napoli, nello scontro infinito con la Juventus, si ricordano almeno 3 precedenti recenti e importanti finiti tutti nel modo peggiore e sempre per le modalità dell’arbitraggio.

In primis, ad esempio, ci si ricorda della finale di Supercoppa italiana giocata a Pechino nell’estate 2012. Fu vinta dalla Juve, ma finì tra mille veleni e proteste per il contestatissimo arbitraggio di Mazzoleni. Al termine della gara, caso unico nella storia recente del calcio italiano, i giocatori del Napoli, per proteste, non parteciparono alla cerimonia di premiazione. 

Nel 2017, invece, si è giocato un altro importante match, stavolta valevole per la semifinale di Coppa Italia, ed in quella circostanza a finire nel tritacarne delle polemiche fu l’arbitro Valeri che nella gara di andata a Torino fece infuriare i napoletani: al centro della diatriba finirono soprattutto le decisioni assunte dal fischietto nel secondo tempo della partita. Valeri non concesse un rigore per un netto fallo sul giocatore azzurro Albiol, mentre lo fischiò a favore della Juventus sul repentino capovolgimento di fronte dell’azione. 

Infine, nell’aprile 2018, con la partita Inter-Juventus di campionato diretta da Daniele Orsato, si è raggiunto l’apice dello scontro, delle polemiche e dei veleni. A Napoli, infatti, si imputa al pessimo arbitraggio di quel match, decisivo per lo scudetto, il mancato trionfo azzurro e la conseguente vittoria bianconera. Ma questi tre casi molto recenti sono soltanto alcune delle tappe della super-sfida tra biancazzurri e bianconeri.

Ovviamente andando più indietro nel tempo si ricordano altre memorabili partite disputate tra le due squadre. Relativamente alle sole finali di trofei nazionali, ad esempio, a Napoli è rimasta nel libro dei ricordi la sfida giocata al San Paolo nel settembre 1990, subito dopo i mondiali delle notti magiche. In quella partita si assegnò la Supercoppa italiana ed i partenopei guidati da Maradona e Careca umiliarono gli avversari con un sonoro 5-1.

Farà sicuramente un effetto particolare, mercoledì sera all’Olimpico, vedere il match in tv con uno stadio completamente deserto in virtù delle misure anti-covid. L’auspicio, per gli sportivi, è che proprio l’assenza del pubblico sugli spalti possa ridurre la tensione sul terreno di gioco e possa rendere lo spettacolo più sereno e senza furiose polemiche al fischio finale.  Ma a Napoli, come sempre accade quando c’è di mezzo la Juventus, gli auspici positivi si scontrano con la diffidenza di queste ore della vigilia e permane un sospetto preventivo rispetto al comportamento che terrà in campo l’arbitro designato per la finale: Doveri di Roma assistito da Paganessi e Alassio, al var Irrati e Schenone. Quarto uomo Calvanese

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