La rituale conferenza (senza)stampa del venerdì pomeriggio del governatore Vincenzo De Luca per l’emergenza coronavirus inizia a perdere di contenuti. Ridotti al lumicino il numero di contagi e non potendo annunciare la costruzione di nuovi ospedali, l’erezione di nuove mura o nuovi piani ‘miracolosi’ il governatore si lancia in polemiche (ma come assicura, non per polemica) con televisioni, giornali ed esponenti politici che non fanno parte della sua coalizione. «Noi non perderemo – dice De Luca – un minuto di tempo nei confronti di soggetti che rappresentano ormai più che un problema politico un problema psichiatrico, ma non in senso metaforico». In verità i minuti dedicati alla polemica sono circa dieci.
De Luca interviene sul ‘caso’ dell’Asl Napoli 1. «Sarà per noi una bandiera, sarà una vicenda simbolica di quello che in Italia è la trasparenza amministrativa e la strumentalità politica». «La sanità campana – ha ricordato De Luca – è stata commissariata per 10 anni e per 10 anni i commissari di governo non hanno visto e sentito niente. Quando noi ci siamo insediati abbiamo cominciato una battaglia per buttare fuori dalla sanità i delinquenti, cominciando dal San Giovanni Bosco dove andai per un’intimidazione a un primario e trovai un parcheggio con sbarra nell’area interna».
«Lo gestiva un delinquente – continua – che si era impadronito dell’area e ci abbiamo messo 24 ore per smantellare tutto e buttarlo fuori. Noi, non il Ministero dell’Interno o il Governo. Poi abbiamo scoperto che la gestione dello spaccio interno all’ospedale avveniva senza gara da 12 anni, il gestore non pagava nulla all’Asl, abbiamo buttato fuori anche lui. Due anni fa chiesi all’allora ministro dell’Interno, tale Salvini, l’istituzione di un posto di polizia all’interno dell’ospedale: silenzio assoluto, tutti latitanti»
A conclusione della diretta il governatore ha informato che si appresta a emanare una nuova ordinanza per riaprire le ultime attività ancora chiuse per l’emergenza Coronavirus. «Da questa sera possono ripartire le attività dei cinema all’aperto e dei drive in. Nei bar sarà possibile l’attività di musica e intrattenimento senza ballo. Prolunghiamo l’apertura fino alle 2 di notte nei fine settimana ma manteniamo il divieto di vendita alcolici di asporto alle dieci di sera. Apriamo anche l’accesso libero alle isole con controlli a campione».
Inoltre «da lunedì – spiega ancora De Luca – consentiamo l’apertura delle aree gioco per bambini, ripartono i servizi per infanzia e adolescenza, i centri estivi per bimbi da 0 a 3 anni, i campi estivi e anticipiamo di una settimana matrimoni e cerimonie». Dalla prossima settimana «partono anche i servizi per la montagna e il lavoro delle guide turistiche e consentiamo l’attività congressuale, i convegni. Ma alcune prescrizioni lasciano il tempo che trovano. Il Governo ha preso una decisione sulle spiagge libere che ha provocato la giusta protesta dell’Anci perché si scaricano sui Comuni cose che non possono controllare, come le spiagge libere».
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