American Laundry, licenziati i lavoratori. Pomo: «Provano a indebolirci per farci cedere»

Continua il calvario dei lavoratori dell’American Laundry. Lunedì 18 maggio scorso si è svolto il tavolo istituzionale in prefettura con le due società, Hospital Service e American Laundry Osp, quest’ultima rappresentata dai Commissari Prefettizi, alle organizzazioni sindacali rappresentate dalla UGL e la direzione della Federico II. Un tavolo da cui è emerso «l’auspicio che la trattativa avvenga avendo sullo sfondo tranquillità e serenità» informa il segretario dell’Ugl Salvatore Pomo. Al termine dell’incontro è stato indetto «un tavolo di trattative in sede Aziendale tra la O.S. e la Hospital Service Srl per il giorno 26 maggio».

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«Abbiamo – continua – iniziato stesso la sera del 18 a lavorare a una piattaforma capace di armonizzare il progetto tecnico della HS e con la realtà lavorativa esistente». La calma e la tranquillità, però sono durate poche ore «poiché come un tuono a ciel sereno, la ALO Spa ha deciso di licenziare immediatamente i lavoratori pagandogli il preavviso» afferma il segretario dell’Ugl.

«Questo gesto, a nostro avviso è volto ad indebolirci sul tavolo di trattative, ma soprattutto volto a corrompere la calma riconquistata in queste ore. Noi non ci arrendiamo tantomeno ci facciamo influenzare da questi giochetti sta di fatto che dobbiamo constatare che in tanti hanno e stanno ancora contribuendo affinché l’esito di questa querelle sia negativo» conclude.

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