Un boss, mille identità: nel covo di Matteo Messina Denaro scoperte altre generalità

I carabinieri hanno diffuso le immagini girate nel covo di vicolo san Vito

Il boss Matteo Messina Denaro negli anni avrebbe utilizzato le generalità di diversi fiancheggiatori. Lo sospettano gli inquirenti che, nel covo di vicolo San Vito, a Campobello di Mazara, tra le carte del capomafia hanno trovato documenti di identità contraffatti coi nomi e i dati di persone realmente esistenti. Non è ancora chiaro se i documenti siano stati contraffati dallo stesso capomafia o se qualcuno glieli abbia forniti precompilati e lui abbia soltanto apposto la sua foto. Diverse peraltro sono le foto tessera trovate nel nascondiglio del padrino di Castelvetrano.

Punti Chiave Articolo

Prima di assumere l’identità del geometra Bonafede, utilizzata a partire almeno dal 2020, quando venne operato di cancro all’ospedale di Mazara del Vallo e utilizzò il codice fiscale e la carta di identità del suo fiancheggiatore, il boss avrebbe fatto uso dei documenti di altre persone. E con le generalità di altri favoreggiatori avrebbe viaggiato e concluso affari. Piste che gli inquirenti, che stanno tentando di andare a ritroso per ricostruite la latitanza del capomafia, ora approfondiranno.

Pubblicità

La casa del patrino trapanese

Per la prima volta dall’arresto, intanto, i carabinieri del Ros hanno diffuso le immagini del covo di vicolo san Vito, a Campobello di Mazara nel quale il padrino trapanese ha trascorso gli ultimi mesi da uomo libero. Una casa ordinata, i quadri alla parete, due leoncini di peluche, uno su un termosifone, l’altro sull’appendi panni, un divano marrone con due cuscini ben sistemati, una stanza adibita a palestra: l’appartamento di Matteo Messina Denaro poteva essere l’abitazione di un uomo qualunque.

Nel salotto una tv, i libri disposti su una mensola, i quadri alle pareti con riproduzioni di dipinti famosi, come i Girasoli di Van Gogh e le foto dei protagonisti del film il Padrino e di Joker. Il capomafia aveva anche adibito a palestra un piccolo ambiente in cui teneva una panca e dei pesi. Nella stessa stanza c’erano l’asse da stiro, decine di scarpe costose sistemate in una scarpiera. Un appartamento come tanti dunque, quello acquistato dal geometra Bonafede per il capomafia.

Pubblicità Federproprietà Napoli

E l’arresto di Matteo Messina Denaro è entrato anche nella relazione di inaugurazione dell’anno giudiziario. «Assesta un colpo decisivo alla componente stragista della mafia e apre scenari inesplorati», ha detto riferendosi alla cattura del padrino il presidente della Corte d’appello di Palermo, Matteo Frasca.

Come è già accaduto con altre figure del vertice mafioso, la fine della latitanza del boss costituisce senza dubbio, secondo Frasca, «un momento di grande importanza sia perché probabilmente completa la lunga e difficile operazione di smantellamento della componente stragista dell’organizzazione, sia perché apre prospettive investigative potenzialmente straordinarie che l’azione corale delle istituzioni potrà valorizzare in direzione di ambiti diversi da quelli strettamente connessi con il latitante».

Potrebbe interessarti anche:

Setaro

Altri servizi

Morto dopo due mesi di agonia e una via Crucis in 4 ospedali: medici indagati

Aperta un’inchiesta per omicidio colposo in ambito sanitario Deceduto a soli 45 anni per una probabile setticemia dopo una via Crucis durata oltre due mesi,...

Napoli, arrivato il nulla osta: la funicolare centrale è tornata operativa

Simeone: «Una risposta concreta ai cittadini» La funicolare centrale è tornata operativa questa mattina alle 7, dopo il nulla osta di Ansfisa per la sostituzione...

Ultime notizie

Torre Annunziata, Oplonti Futura incalza il sindaco: viabilità estiva e sicurezza nella zona lidi, servono interventi

Proposta l'area pedonale davanti al lido Mappatella Con l’approssimarsi della stagione estiva, il gruppo consiliare Oplonti Futura ha indirizzato una formale richiesta al sindaco di...

Accoltellato per una spinta involontaria, il 18enne: «Volevo fare da paciere»

È accaduto nel «salotto buono» di via Chiaia Un 18enne, Franco Pio, è stato accoltellato nella notte tra domenica e lunedì in via Chiaia, a...

Omicidio in pieno giorno: un uomo morto in un’area di servizio nel Casertano

La vittima colpita mentre era in auto Un uomo è stato trovato morto questa mattina, ucciso a colpi di pistola, all’interno della sua automobile nei...