A Pompei riapre la Casa dei Vettii. Sangiuliano: «Ambiente unico nel suo genere»

I restauri sono durati circa 20 anni

Il taglio del nastro è uno dei momenti che resteranno nella storia di Pompei e dell’archeologia mondiale, perché la Casa dei Vettii non è solo una delle più ricche di affreschi e statue e una delle meglio conservate del sito archeologico, ma racchiude un pezzo importante della storia della città, in grado di svelare i segreti del mondo romano. L’apertura era prevista alla fine dello scorso anno, poi era slittata per il maltempo. Un altro piccolo intoppo dopo quelli che hanno costellato i ben 20 anni di restauro di questo tesoro che ora finalmente tutti possono ammirare.

A Pompei per l’occasione c’è il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano accompagnato dal consigliere Luciano Schifone, dirigenti, autorità locali e soprattutto gli addetti al restauro nella tuta bianca che li ha accompagnati nella realizzazione di questa impresa. La casa, infatti, era assolutamente non agibile, pericolante negli spazi esterni e interni.

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Una squadra composta da archeologi, geologi, ingegneri, architetti, persino esperti di giardinaggio, che ha non solo ridato splendore alle pitture, coperte da uno spesso strato di cera, erroneamente applicato in passato con l’intenzione di proteggerle e farle risplendere, ma ha anche rimesso in sesto la struttura, adeguandola alle norme sismiche. «E’ un lavoro che richiede grande passione – ha detto Sangiuliano, complimentandosi con i restauratori nel giardino della casa -. Ciascuno di voi è in qualche modo un artista, perché far rivivere questo passato è una forma di espressione artistica».

Zuchtriegel: «La Casa dei Vettii è la Cappella Sistina di Pompei»

«Per noi questo è un giorno molto importante, perché la Casa dei Vettii è la Cappella Sistina di Pompei – ha detto il direttore generale del Parco archeologico, Gabriel Zuchtriegel -. Il progetto è durato a lungo, è inutile negarlo. Ci sono stati molti problemi e una fase di stallo, poi Osanna ha riavviato il progetto. Tra la serie di operazioni necessarie c’era anche la rimozione degli strati di cera che oscuravano tanti dettagli e i colori non si vedevano più. Questa riapertura è una specie di riscoperta».

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Osanna: «Era uno scandalo che non si potesse visitare»

«Questo luogo non poteva restare più chiuso – ha aggiunto il direttore generale Musei del MiC, Massimo Osanna -. Era veramente uno scandalo che non si potesse visitare. Tutti i turisti rimanevano delusi perché la casa era chiusa, tanto che nel 2016 abbiamo deciso di riaprire quantomeno l’atrio con un restauro veloce».

La struttura scavata tra il 1894 e il 1896

Scavata tra il 1894 e il 1896, la casa dei Vettii apparteneva ad Aulus Vettius Conviva e Aulus Vettius Restitutus, probabilmente due liberti, divenuti ricchi con il commercio del vino. Il giardino del peristilio, che disponeva di un articolato sistema di condotte d’acqua e piccole fontane, è stato restaurato con l’inserimento di copie delle statue originali conservate negli spazi espositivi e nei depositi del Parco archeologico. Tra queste spicca una statua di Priapo, dio dell’abbondanza, unica nel suo genere.

Non mancano tracce della vita degli ultimi, tra le quali spicca un ambiente adiacente alla cucina, nel quartiere servile, decorato con quadretti erotici. Si è ipotizzato che l’ambiente servisse per la prostituzione, ipotesi che sembra trovare riscontro nel rinvenimento, sulla parete sinistra del vestibolo, di un’iscrizione in cui una donna di nome Eutychis, «greca e di belle maniere», veniva offerta per due assi. Una testimonianza che Pompei offre, oltre alla bellezza dell’arte e dell’architettura antica, della società dell’epoca con le sue stratificazioni e costumi.

Sangiuliano: «Coronamento di un percorso pluriennale di pieno recupero degli Scavi di Pompei»

«La riapertura della Casa dei Vettii – ha spiegato Sangiuliano – è il coronamento di un percorso pluriennale di pieno recupero degli Scavi di Pompei. Da oggi il pubblico potrà tornare ad ammirare un ambiente unico nel suo genere, inaccessibile da vent’anni». Il ministro ha sottolineato la necessità che si crei un sistema in grado di valorizzare tutti i siti archeologici della Campania.

Sangiuliano, a margine dell’incontro, si è detto favorevole ad un incremento dei prezzi dei musei, come deciso oggi dal cda degli Uffizi che ha portato da 20 a 25 euro il prezzo del biglietto per la Galleria delle statue e delle pitture in alta stagione. «Penso che sia giusto, dobbiamo adeguarci agli standard europei – ha commentato -. Mediamente i grandi siti europei costano di più».

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