Carburanti, indaga l’Antitrust: chiesta la documentazione alla GdF

Analizzerà se ci siano state o meno pretiche commerciali scorrette

Il presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Roberto Rustichelli, ha scritto al Comandante Generale della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana, chiedendo la collaborazione del Corpo al fine di acquisire la documentazione inerente ai recenti controlli effettuati sui prezzi dei carburanti, con particolare riferimento alle violazioni accertate. Lo si legge in una nota dell’Antitrust che analizzerà se ci siano state o meno pretiche commerciali scorrette e violazioni alla concorrenza.

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Il Codacons: «Prezzi dovevano scendere molto di più»

I dati sui prezzi dei carburanti diffusi oggi dal ministero dell’Ambiente «confermano pienamente le denunce del Codacons circa le anomalie nel settore dei carburanti. I dati del Ministero, essendo una media aritmetica degli ultimi 8 giorni, non rilevano gli aumenti scattati presso i distributori negli ultimi tre giorni, confermati peraltro dalle rilevazioni giornaliere di Quotidiano Energia e Staffetta Quotidiana» spiega il Codacons.

«Ma il vero problema che sfugge ad alcuni è che al netto del rialzo delle accise i prezzi alla pompa di benzina e gasolio dovevano scendere sensibilmente per effetto del crollo delle quotazioni petrolifere, ma così non è stato, come dimostrano i dati del Ministero, ed è qui – e non certo sull’aumento della tassazione – che potrebbero annidarsi anomalie o speculazioni».

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«I dati confermano quindi in modo evidente che sui prezzi dei carburanti qualcosa non torna, e non a caso Procure e Guardia di Finanza si stanno muovendo per accertare l’andamento dei listini. Va inoltre considerata la mancata riduzione dei valori storici delle giacenze del petrolio a fronte del calo delle quotazioni internazionali», conclude il Codacons.

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