Il campione d’Europa è una sicurezza tra i pali
Che cosa hanno in comune Salvatore Sirigu e Fabian Ruiz? Un destino incrociato che ha come tratto distintivo Parigi, anzi il Psg. Nato a Nuoro, classe 1987, sicuro tra i pali, dotato di forte personalità, Salvatore Sirigu si è formato calcisticamente a Venezia e poi a Palermo, dove ha militato dal 2005 al 2007 e poi di nuovo dal 2009 al 2011 (dopo i prestiti a Cremona ed Ancona).
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Ma è nella città della torre Eiffel che tra trovato la sua consacrazione: a Parigi ha militato per 5 stagioni, dal 2011 al 2016, con ben 145 presenze (di cui 29 in champions league). Con i parigini vince 4 campionati, 2 coppe di Francia, 3 coppe di lega francese, 3 supercoppe, titolare inamovibile per 4 stagioni, non nell’ultima (2015/2016), dove l’allenatore Laurent Blanc gli preferisce Kevin Trapp.
Il 26 agosto 2016 viene ceduto agli andalusi del Siviglia, ma già a gennaio decide di cambiare aria, trasferendosi all’Osasuna. Nel giugno del 2017 torna in Italia, al Torino. Tra le fila granata è titolare 141 volte, la sua esperienza si conclude nel 2021, anno in cui si accasa al Genoa. Al di là del cambio di maglia, il 2021 è importante anche perché Salvatore conquista con l’azzurro della nazionale il campionato europeo. Ora approda in un altro azzurro, quello del Napoli. Contratto annuale da 700 mila euro con opzione per un ulteriore stagione.
E veniamo all’altro transalpino d’adozione: Fabian Ruiz. 25 sono i milioni che lo sceicco Al-Khelaifi offre per portare a casa il talento iberico in dote al Napoli dal 2018. Quattro anni di versalità, giocando davanti alla difesa, come esterno destro o mancino, in un centrocampo a 2 o a 3, o addirittura come sottopunta. Quattro anni in cui ha indossato per 125 volte la maglia azzurra, conditi da 22 reti e 15 assist.
L’affare si potrebbe concretizzare fra qualche giorno e Adl potrebbe introdurvi Keylor Navas che arriverebbe con un prestito biennale, a patto che il club francese si accolli buona parte dell’ingaggio. Come sostiuirlo? Per il dopo Fabian si parla di Giovani Lo Celso, argentino del Totthenam, di Barak del Verona. Ma il nome caldo è quello di Dominik Szoboszlai. 22 anni, 38 presenze, 10 gol con il Lipsia: costo 25 milioni. A questo si aggiungono Nandez del Cagliari e Frattesi del Sassuolo.
Sassuolo, bottega cara, anzi carissima
Basti pensare all’affare Raspadori che ancora non ha trovato una quadra. 30 sono i milioni offerti più il cartellino di Ounas , ma gli emiliani ne vogliono 40, in contanti. Recentemente il plenipotenziario del Sassuolo Carnevali si è espresso sul tema: «L’accordo non è lontano. Spero si chiuda nei prossimi giorni, possibilmente prima dell’inizio del campionato. Siamo consapevoli della volontà di Giacomo di approdare in un grande club. Ci andrà però alle giuste condizioni».
Nel frattempo è fatta per Petagna al Monza. 2,5 mln per il prestito, 10 per il riscatto (obbligatorio e condizionato alla permanenza del club brianzolo nella massima serie) e 1,5 di bonus. La sua cessione potrebbe aprire le porte al “cholito” Simeone. Speriamo bene.
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