Segnali distensivi, ma il rischio conflitto tra Russia e Ucraina coinvolge l’Europa

La Federazione degli Stati Uniti d’Europa per superare l’Unione Europea

La vicenda della minaccia bellica Russa all’Ucraina è molto più seria di una semplice crisi tra due paesi confinanti. E non solo per l’odioso atteggiamento di Putin che agisce come se fosse il Presidente dell’URSS e non della Federazione Russa, ritenendosi a tutti gli effetti il detentore del diritto di decidere sulle alleanze di uno stato sovrano, non più assoggettato ai desiderata del Cremlino.

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Ma piuttosto proprio per la delicatezza della questione che invece, da parte di molti, si sta affrontando con il solito spirito di tifoseria, propendendo a seconda delle personali convinzioni politiche, a favore di Biden o di Putin, senza riuscire a vedere le rilevanti implicazioni che ci riguardano in prima persona, e non solo per la vicinanza geografica di una guerra dagli esiti certamente disastrosi.

La verità è che il mondo negli ultimi 10-12 anni è profondamente cambiato, e dalla presenza per una ventina di anni degli USA come unica superpotenza mondiale, dopo l’implosione dell’URSS, pian piano sono emerse altre due super potenze, la Federazione Russa e la Cina che, insieme agli USA, con crescente arroganza stanno cercando di dominare il mondo.

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L’Ucraina per la Russia, fa il paio con Taiwan per la Cina, senza contare tutte le operazioni economiche e militari in Africa, in America latina ed anche in Europa, che stanno fortemente spostando gli equilibri complessivi, ovviamente a discapito e senza alcuna reazione dei Paesi Europei. Trattare la vicenda dell’Ucraina come fosse un derby tra Russia e USA e non l’ennesimo segnale di allarme per l’Europa, rischia di distogliere l’attenzione dal vero problema.

Il ruolo dell’Europa

E cioè rispondere alla domanda, ma di questo passo quale sarà il ruolo dell’Europa nel mondo? Siamo davvero sicuri che l’alleanza con gli USA ci consentirà livelli di protezione sufficienti, o non ha insegnato nulla la vicenda dell’Afghanistan? E prima ancora del Vietnam?

Ecco perché la cosa più giusta sarebbe la veloce ripresa del processo di costituzione della Federazione degli Stati Uniti d’Europa, che è l’unico modo per superare l’Unione Europea, inadeguata alla difesa della libertà e dell’indipendenza dei popoli Europei, perché incapace per sua natura di avere una politica estera unica, ed un esercito all’altezza delle tre super potenze.

Se gli Stati Europei continueranno ad ignorare o a sottovalutare l’aggressività e la prepotenza delle tre superpotenze e a non organizzarsi al più presto per la tutela della loro indipendenza e libertà, faranno la fine dei piccoli stati italiani preunitari e presto potranno esercitare solo un diritto, quello di scegliere di quale, tra i tre imperi, diventare colonia o protettorato.

Nicola Bono
già sottosegretario per i beni
e le attività culturali

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