Bonifica dei Regi Lagni nel Casertano, sette avvisi di chiusura indagine

Coinvolti ex funzionari della Sma Campania e della Provincia di Caserta

Si sono chiuse le indagini della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) a carico di ex funzionari della società regionale Sma Campania e della Provincia di Caserta, con l’eccezione di un indagato ancora in servizio all’ente provinciale, relative all’attività di bonifica dei Regi Lagni, il reticolato di canali che attraversano il Casertano per sfociare in mare, e che da anni sono diventato uno sversatoio di rifiuti urbani e speciali spesso pericolosi.

Per l’ufficio inquirente, gli ex funzionari di vertice della Sma Giuseppe Esposito, Lorenzo Di Domenico e Raffaele Scognamiglio, insieme all’attuale responsabile dell’impianto di grigliatura dei Regi Lagni Luigi Riccardi, agli ex dirigenti del settore ambiente della Provincia di Caserta Gennaro Spasiano (oggi funzionario al comune di Marcianise) e Antonio De Simone e all’attuale funzionario provinciale del settore viabilità Antonino Del Prete, in passato all’ufficio ecologia, avrebbero effettuato un’attività non autorizzata di raccolta, trasporto e smaltimento di oltre 56 tonnellate di rifiuti che erano all’interno dei Regi Lagni, trattenuti dalla griglia.

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L’indagine contesta anche una manutenzione ordinaria e straordinaria «discontinua e carente» della stessa griglia, e che i rifiuti avrebbero intasato il canale principale dei Regi Lagni provocando allagamenti nelle campagne circostanti e rigurgiti dall’impianto di depurazione posto a Villa Literno, nei pressi della foce dei Regi Lagni, che è situata a Castel Volturno.

La Sma Campania si è vista affidare la gestione dell’impianto di grigliatura dei Regi Lagni, è emerso dall’indagine della Procura, attraverso una scrittura privata siglata con la Provincia il 21 luglio 2016.

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Il Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il 2 luglio 2019, convalidò il sequestro, a Castel Volturno, della griglia dei Regi Lagni, disposto dall’ufficio inquirente all’epoca dei fatti coordinato dal procuratore Maria Antonietta Troncone, attualmente a capo della Procura di Napoli Nord. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Mariano Omarto, Giuseppe Stellato, Demetrio Fenucciu, Francesco Carrozza e Renato Jappelli.

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