La dieta mediterranea: un elisir di lunga vita

di Redazione

Dieta mediterranea e longevità

È scientificamente provato che la dieta ideale è quella «Mediterranea», quella dei nostri avi e che davvero fanno i centenari di Ogliastra. Non quella istituzionalizzata e sponsorizzata dagli interessi del marketing e delle multinazionali. A confermarlo sono stati molti studiosi e scienziati di tutto il mondo. Un esempio Ancel Keys, biologo statunitense che, negli anni ’50 si stabilì con sua moglie Margareth a Pioppi nel Cilento, per studiare i benefici della dieta mediterranea e le malattie cardiovascolari della popolazione del luogo. Oggi, tra i tanti altri, c’è il noto professore di epidemiologia e nutrizione dell’ Università di Harward, Walter Willet.

Dieta mediterranea e longevità: è Ogliastra tra le aree blu ad avere il primato

Secondo gli ultimi studi e ricerche in campo si è affermato che l’Ogliastra, nel cuore della Sardegna orientale, è una delle otto zone blu con il più alto numero di centenari al mondo ad essere eternamente sani. C’è persino una piazza dedicata alla longevità.

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La Dieta mediterranea: in cosa consiste?

La dieta mediterranea, dal greco, diaita, è uno stile di vita che comprende di tutto nell’alimentazione di tutti i giorni. Un’alimentazione sana e varia con più frutta e verdura fresca e di stagione, a chilometro zero, più legumi, più cereali, più pesce azzurro dei nostri mari. Ma anche le uova, la pasta, il riso, i formaggi. Gli animali da cortile, la carne rossa e i dolci occasionalmente. Come condimento l’olio extra vergine d’oliva. Tanti colori, profumi e sapori. Tanto movimento e lo stare all’aria aperta a contatto con la natura. Una dieta equilibrata e gustosa.

La longevità dipende dall’alimentazione? Qual’è il segreto?

A Ogliastra, sono concentrati ultra novantenni che hanno portato ricercatori, nutrizionisti, giornalisti, scienziati di tutto il mondo a incontrare questi testimoni viventi, nati poco dopo la prima guerra mondiale a interrogarli su una semplice domanda fondamentale nell’ infanzia e cioè :«cosa cucinavano le loro madri». La risposta è stata: «tutto, ma molto minestrone». Il minestrone della longevità, così definita, è stata una ricetta copiata in tutto il mondo. È un piatto «povero», in quanto comprende un 15 ,16 varietà di verdure. Non è semplice prepararlo. Occorre tempo. Un tre, quattro ore di cottura.

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La longevità dipende allora dall’alimentazione? I geni contano solo per un 25%, perché per il restante 75%, il merito della longevità è dovuto a un’ alimentazione naturale, quella della tradizione, fatta di prodotti dell’orto autoprodotti, non trattati, senza la chimica. Più frutta e verdura fresca e di stagione, a chilometro zero, legumi, cereali, un’attività fisica, allo stile di vita a contatto con l’aria aperta, alla socialità.

Gli ultracentenari di Ogliastra ci raccontano

Gli ultracentenari di Ogliastra ci raccontano che con il loro duro lavoro di contadini, fatto prevalentemente di agricoltura e pastorizia sin dall’età di 11 anni, percorrevano 15 chilometri al giorno per almeno 25 anni per spostarsi da una parte all’altra del paese. Ancora oggi continuano ad andare ogni giorno nell’orto, dai propri figli, dai propri parenti condividendo anche una vita sociale. Qui c’è un forte senso di comunità che perdura, di umanità e forte collaborazione garantito dai familiari e dai vicini di casa.

Gli ultracentenari: mangiano la carne, i dolci?

Dicono che la carne e i dolci, come un tempo, preferiscono mangiarla quasi mai o una tantum, quando è festa o nelle grandi occasioni.

Dieta mediterranea e obesità: un paradosso incredibile

Noi che siamo patria della Dieta Mediterranea, nata in Campania tra Napoli e il Cilento, abbiamo il primato per l’obesità soprattutto infantile. Incredibile. Quali le cause? Un’alimentazione non sana e scorretta fatta di un eccesso di sale, di zuccheri, di grassi industriali, di bibite gassate che provocano malattie cardiovascolari, diabete, infarti, ictus.

Quali le soluzioni da prendere per contrastare l’emergente fenomeno dell’obesità globale?

Occorrerebbe fare la vera dieta mediterranea e vivere mediterraneo con la ricerca dei prodotti locali sani, naturali, non trattati, di stagione e a chilometro zero già dalla tenera età. Fare educazione alimentare che inizi nelle famiglia e prosegua nelle scuole, nelle Università, nelle ristorazioni, negli ospedali.

dott.ssa Felicia Di Paola
Biologa e Nutrizionista
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli

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