Mattarella conferma il suo addio, nel Pd e nei 5Stelle cresce il disagio. Meloni rilancia la campagna per il Presidenzialismo

Il centrosinistra a corto di nomi da proporre per il dopo-Mattarella. Intanto Fratelli d’Italia pronta a sostenere Silvio Berlusconi

Quando mancano ancora tre mesi circa al voto di febbraio per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha ribadito la sua volontà di non affrontare un secondo mandato per il dispiacere dei partiti che puntavano sul mantenimento dello status quo. Il Presidente della Repubblica ieri ha confermato la sua voglia di lasciare affermando che «anche Giovanni Leone, come Antonio Segni, era contrario alla immediata rielezione del presidente della Repubblica  e all’istituto del semestre bianco»

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Una decisione che mette in difficoltà il centrosinistra che vorrebbe Mario Draghi successore di Mattarella al Colle ma che al momento sembra di difficile attuazione se non mettendo termine al suo mandato a Palazzo Chigi e portando l’Italia al voto. Scelta osteggiata da Pd e M5S al momento in minoranza, stando ai sondaggi. Draghi quindi sarebbe vittima di se stesso e il primo nome da bruciare. Altri nomi da proporre nel centrosinistra, al momento sembra non ce ne siano.

Qualcuno aveva riprovato con Romano Prodi ma quest’ultimo avrebbe già rifiutato adducendo limiti d’età. E allora Pd e Movimento 5 Stelle vorrebbero mettere in campo un artifizio, con Draghi al Quirinale senza lasciare completamente Palazzo Chigi. Altri nomi che circolano sono Gianni Letta, Pierferdinando Casini e Giuliano Amato. Nessuno però, al momento, sembra avere la giusta spinta per il rush fnale.

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Per Mara Carfagna occorrono 40 voti per Berlusconi al Quirinale

Se il centrosinistra è ancora impreparato, nel centrodestra fervono i lavori per portare al Quirinale Silvio Berlusconi che in realtà ai suoi fedelissimi si sarebbe detto lusingato ma avrebbe più volte confermato di non essere candidato. Ma da Forza Italia, con la ministra Mara Carfagna, insistono e giurano che mancherebbero una 40ina di voti da ricercare tra i moderati. Cosa non semplice.

Favorevole a un Berlusconi Presidente della Repubblica c’è Fratelli d’Italia che ieri, durante l’esecutivo nazionale, ha fatto sapere che ritiene l’ex presidente del Consiglio come il candidato migliore e non farà mancare il suo sostegno. Giorgia Meloni ha affermato che qualora invece si prospettassero altri nomi all’orizzonte sarà fondamentale la compattezza del centrodestra. Intanto, sempre dal direttivo nazionale Giorgia Meloni ha annuncato l’intenzione di lanciare nelle prossime settimane una grande campagna di politica e di comunicazione per una riforma in senso presidenzialista dello Stato coinvolgendo anche Lega e Forza Italia.

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