Non mi era mai capitato di avere l’occasione di fare gli auguri ad un quotidiano sia esso cartaceo che on line. Ma oggi ricorre il primo anniversario del mio quotidiano (in senso affettivo) e non posso e non voglio esimermi. Auguri quindi a tutta la redazione che giornalmente dà vita a ilSud24.it. Ma è preferibile non restare sul generico. Troppo scontato. Alcuni auguri vanno fatti ad personam, almeno da parte mia.
Auguri, quindi, innanzitutto a Mimmo Della Corte, il direttore, con cui mi lega una lunga amicizia e che ha voluto coinvolgermi nel suo progetto nonostante mi venga rimproverata, da amici pungenti, una certa incorreggibile pigrizia.
Auguri a chi cura la pubblicazione diuturna degli aggiornamenti sulle aggrovigliate vicende politiche italiane che rischiano di guastarci la salute.
Non conosco personalmente Dario Caselli, ma gli auguri se li merita davvero per la certosina meticolosità con cui riporta gli avvenimenti più significativi del giorno.
Auguri a Della Corte junior, vero jolly: redattore, grafico e impaginatore, che non fa rimpiangere alcun’altra testata per gradevolezza e buon gusto.
Il Sud24.it è un quotidiano che viene dal sud e guarda al sud, ma non è un quotidiano per soli “meridionalisti”. Anzi, non trascura di osservare con occhio critico gli avvenimenti di valenza nazionale con l’ambizioso proposito di leggerli sotto il profilo politico, economico e istituzionale.
Perciò, gli auguri vanno fatti anche alla squadra di commentatori meridionali, a partire dal caro Nicolò Cuscunà, autore “di peso”, in senso letterale e metaforico.
Auguri alla squadra di siciliani: Rino Nania fine giurista, Giuseppe Billè economista bellicoso e controcorrente, Eugenio Preta indipendentista siculo e battitore libero, Alessandro Severino spregiatore del politicamente corretto. Tutti figli, insieme agli altri, della gloriosa Terronia.
«Se non c’è offesa», si dice dalle mie parti, vorrei dedicare gli auguri finali all’architetto Liborio La Vigna, indipendentista doc, figura aristocratica d’altri tempi, spirito libero, quasi anarchico, che arricchisce la nostra testata con i colori e le battute delle sue “vignette”. Le chiamiamo così per istinto di semplificazione, ma in realtà sono quadri, vignette e fumetti nello stesso tempo, che esprimono una visione del mondo oggi avversata dalla modernità e dai suoi frutti velenosi: la globalizzazione e la mercificazione dell’universo mondo.
Auguri, auguri e ancora auguri, con la speranza che dopo avere spento la prima candelina, se ne possano spegnere tantissime altre, fino a consumare quintali di cera, per perpetuare l’avventura de ilSud24.
Nuccio Carrara
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