«Abbiamo appreso che nel suo ultimo giorno in carica, giovedì scorso, il precedente governo ha deciso di non porre la golden power al passaggio di GTT -Interoute agli acquirenti stranieri, una decisione scellerata realizzata all’ultimo momento utile, senza alcun comunicato esterno, che pregiudica l’interesse nazionale su un settore fondamentale per la competitività del Paese».
È quanto rileva il senatore di Fratelli d’Italia, Adolfo Urso, responsabile del dipartimento Impresa di FdI e vicepresidente del Copasir.
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Il senatore evidenzia come sia, invece, «necessario ricostruire una presenza italiana nel settore delle fibre ottiche di cui Interoute, principale rete infrastrutturale a fibre ottiche europea, avrebbe potuto essere un tassello importante, accanto a quello che noi pensiamo debba essere la rete unica italiana a controllo pubblico».
«Purtroppo stiamo assistendo alla svendita del patrimonio nazionale, uno stillicidio quotidiano di asset strategici; cosa purtroppo confermata anche dal primo atto del governo Draghi di non porre la golden power nemmeno sulla acquisizione a costo zero di Credito Valtellinese da parte di Agricole: un altro “regalo” alla finanza francese».
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