Governo, dal «vaffa» al «volemose bene»: Grillo e il M5S completano la trasformazione

Il movimento del ‘Vaffa…’ all’ennesima capriola per restare saldo alla poltrona. Per anni ha criticato partiti e partitini, ha distillato insegnamenti sulla buona politica e sull’onestà. Ha criticato le ammucchiate e predicato l’uno vale uno e l’uno contro tutti. Ma dopo il governo giallo-verde con Salvini e quello giallo-rosso con il Piddì, il Movimento 5 Stelle lancia l’ultimo colpo di scena e si appella a tutti i partiti all’insegna del «volemose bene».

In una lettera aperta ai partiti (condivisa anche dal fondatore Beppe) i grillini chiedono ai colleghi di maggioranza e di opposizione di riflettere «opportunità di continuare sulla strada di polemiche sterili e strumentali che in questo momento servono solo a dividere le energie di tutti coloro che devono occuparsi di rappresentare il Paese intero».

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«Da più parti si sostiene che il Next Generation EU è una opportunità unica che consentirà all’Italia di ripartire quando la pandemia sarà alle spalle o comunque molto ridimensionata. Non è pensabile che il Paese possa essere ricostruito senza il contributo di tutti e soprattutto dopo avere ascoltato le proposte di tutto il Parlamento, delle Regioni, dei Comuni, dei Sindacati, degli Imprenditori e di coloro che fanno parte di quel mondo che ogni mattina si alza dal letto per portare il proprio contributo al funzionamento del sistema Paese».

«Non può esistere in questo momento una distinzione tra maggioranza ed opposizione perché tutti i rappresentanti del popolo devono contribuire uniti a sostenere, in uno dei momenti più bui della sua storia, il Paese».

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«Nessuno cerchi scusi o pretesti per sottrarsi a questa grande responsabilità o ancor peggio faccia in questo momento biechi calcoli elettorali sul proprio futuro» aggiunge alludendo al suo compagno di viaggo Matteo Renzi. «Bisogna parlare un linguaggio concreto e di speranza agli Italiani perché sono i parlamentari a rappresentarli nei momenti propizi ma anche in quelli più difficili, come quello attuale».

Per Grillo l’Europa – da lui tanto criticata fino all’altro ieri – «ha dimostrato di credere nelle potenzialità dell’Italia ed ha stanziato un fondo cospicuo per sostenere la nostra ripresa. Dimostriamo di essere degni del passato ed all’altezza del presente. Lavoriamo uniti per costruire il nuovo futuro».

«Stiliamo insieme un patto tra tutti i partiti e lavoriamo per la ricerca di un obiettivo condiviso che altro non può essere che la ricerca del bene comune per il Paese e colmiamo quel vuoto e la disaffezione che la politica ha lasciato in questi anni nell’animo degli italiani».

Ma non solo i partiti, chiede aiuto a quei media che fino al giorno prima ha criticato e ha definito servi dei poteri e dispensatori di fake news. «Allarghiamo questo patto al mondo dell’informazione affinché riesca a ritrovare se stessa in un ruolo non di partigianeria interessata ma esclusivamente di descrizione delle notizie e di indispensabile ruolo comunicativo».

«E su questo patto convergano e lo sottoscrivano idealmente tutti i Cittadini Italiani nella certezza che le Istituzioni lavoreranno per loro e con loro ma che del loro singolo contributo avranno bisogno per far funzionare ogni più elementare meccanismo di quella macchina complessa che dovrà chiamarsi “ripresa”».

«Lavoriamo uniti e dimostriamo che la politica può essere anche di qualità e che può aggregarsi su progetti condivisi, nel segno reale del prendersi cura delle sofferenze e delle difficoltà degli altri. Diventiamo un po’ più egoisti nel senso buon del termine, cercando le soluzioni migliori per soddisfare le esigenze delle categorie più fragili e migliorando lo stile di vita di tutti nel segno dell’innovazione e del miglioramento delle conoscenze».

«Ricordiamo che nei giovani e nella loro capacità di imparare è fondato il futuro di ogni popolo e per questo motivo cerchiamo ogni modalità per consentire loro di formarsi in sicurezza e sottoil controllo e la tutela delle istituzioni. Cambiamo la nostra prospettiva di ricerca di quello che può essere utile al singolo individuo e raccogliamo l’esortazione che ci indirizza il Presidente Mattarella di diventare costruttori mettendo al primo posto il bene comune dell’Italia» concludono i grillini.

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