Coronavirus, possibile una sospensione di tasse e mutui. Verso l’introduzione del ‘bonus tata’

Il Governo cerca di affrontare anche l’emergenza economica consequenziale a quella prodotta dal Coronavirus. L’obiettivo è quello di sospendere «i mutui, i fidi, il pagamento dei contributi e delle tasse» e istituire la cassa integrazione «anche per le aziende con pochi dipendenti», ha assicurato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Inoltre, per le famiglie con figli che si trovano in difficoltà a causa della chiusura delle scuole verranno istituiti dei ‘voucher babysitter’.

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Di Maio: «Decreto per aiutare famiglie, imprese, partite iva in difficoltà economiche per il Coronavirus»

«Faremo un decreto nei prossimi giorni con aiuti a imprese, famiglie, partite iva e tutte le persone che hanno difficoltà», ha detto ancora il ministro, intervendo alla Vita in diretta su Raiuno. Le misure, ha aggiunto, «arriveranno il prima possibile». Per fronteggiare la situazione, ha assicurato ancora Di Maio, «stanzieremo altri miliardi» rispetto a quelli già annunciati dal governo. «Faremo di tutto», ha concluso.

Moratoria sui mutui delle famiglie colpite dagli effetti economici del Coronavirus

Le misure del nuovo dl salva-economia potrebbero sbarcare già oggi in Consiglio dei ministri o comunque a stretto giro di posta entro venerdì. Una volta liberate le risorse si tratterà solo di dettagliare gli stanziamenti per le misure. Gli interventi sono già messi nero su bianco e interesseranno famiglie e imprese. In primis si attende una moratoria di 18 mesi sulle rate dei mutui sulla prima casa per le famiglie colpite dagli effetti economici del coronavirus.

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Moratoria anche sui mutui delle imprese

Entrambe le misure avrebbero una garanzia pubblica sia sulla parte di capitale sia su quella degli interessi. Per i lavoratori autonomi dei settori più colpiti si studia una sospensione dei pagamenti di tasse e contributi, mentre per le imprese ‘mini’, da 1 a 5 dipendenti, si introdurrebbe la cig in deroga; per le aziende da 5 a 15 dipendenti si farebbe invece ricorso al fondo di integrazione salariale.

Sul fronte degli aiuti alle famiglie potrebbe si lavora all’introduzione del ‘bonus tata’ da 600 euro per la cura dei bambini rimasti a casa per la chiusura delle scuole o in alternativa il congedo parentale straordinario per i genitori lavoratori. In quest’ultimo caso l’indennità potrebbe essere pari ad almeno il 30% della retribuzione o legata al reddito.

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