Colpito un parente di due attori: uno recita in Gomorra, l’altro in Mare fuori
Due giovani feriti in un agguato notturno, in un quartiere di Napoli certo non nuovo a episodi del genere. Una scena di quelle consuete in tanti film e serie tv. Sta di fatto che stavolta uno dei feriti è proprio uno stretto parente di alcuni attori di quelle pellicole, che a Napoli sono state più volte prese di mira – in primis dal procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri – per gli effetti negativi che produrrebbero soprattutto sui giovani, affascinati da modelli che è invece deleterio imitare.
Naturalmente, in questo caso, al di là della parentela con il ferito, non c’è alcun collegamento tra gli attori e il raid criminale, ma la vicenda ripropone il dibattito, controverso, sull’influenza di certi film sull’immaginario giovanile.
La ricostruzione del raid
Questi i fatti. L’agguato è avvenuto la notte tra mercoledì e giovedì per strada, in via della Sanità, in uno dei rioni più popolari di Napoli, un tempo al centro di faide tra clan ma da diversi anni riqualificato, pure ad opera di alcune cooperative di giovani, ed oggi molto frequentato anche dai turisti. Secondo una prima ricostruzione della Polizia una persona a bordo di uno scooter ha sparato e poi è fuggito: i colpi hanno ferito due giovani, di 22 e 24 anni. I due, entrambi napoletani, sono riusciti a raggiungere in maniera autonoma l’ospedale Vecchio Pellegrini, nel centro storico.
Il ventiduenne è nipote omonimo dell’ergastolano Giulio Pirozzi, ritenuto al vertice dell’omonimo clan di camorra. È anche figlio dell’attore Vincenzo Pirozzi (che ha interpretato il ruolo del figlio di Scianel, in Gomorra) e fratello di Giuseppe, pure lui attore, che invece interpreta il popolare Micciarella nella serie «Mare fuori». Il giovane è rimasto ferito alla gamba destra ed è stato ricoverato in codice rosso ma non in pericolo di vita.
L’altro ferito, Vincenzo La Sala, con piccoli precedenti, è stato colpito al torace ed è stato successivamente trasportato all’ospedale di Caserta per essere sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza.
Il vero obiettivo dell’agguato
La squadra mobile di Napoli, che sta indagando sul raid, ritiene che sul posto, quando i sicari hanno sparato, ci fosse anche una terza persona. E non è escluso che fosse proprio questa il vero obiettivo dell’agguato. Le indagini, comunque, proseguono, per ricostruire dinamica e movente. Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, dopo l’agguato «ha immediatamente disposto l’intensificazione, su tutta l’area interessata, dei servizi di vigilanza e controllo da parte delle Forze di polizia, già fortemente impegnate nelle attività di prevenzione e contrasto ai fenomeni criminali in tutta la zona». La questione sarà approfondita nel prossimo Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.