Patrizio Bosti jr. esibiva via social il “potere” del clan Contini dal carcere

Il figlio di Ettore Bosti raggiunto da una nuova ordinanza di custodia cautelare

Dal carcere, con un cellulare, esibiva in maniera arrogante il potere che evoca il clan Contini, componente di rango della cosiddetta Alleanza di Secondigliano: nuove accuse per Patrizio Bosti junior, 21 anni, detenuto e figlio di Ettore Bosti e nipote omonimo del reggente del clan Contini a cui la Polizia di Stato ha notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per indebito utilizzo di un apparecchio telefonico durante la detenzione in carcere, reato aggravato dal metodo mafioso.

Bosti Junior era stato arrestato dalla Squadra Mobile di Napoli in quanto gravemente indiziato dei reati di violenza privata e favoreggiamento aggravati dal metodo mafioso, reati che, secondo gli inquirenti, avrebbe commesso con l’aggressione al ristorante «Cala la Pasta» di Napoli, il 16 maggio 2022. Per quella vicenda era stato messo agli arresti domiciliari dai quali era sfuggito rendendosi irreperibile, per poi essere nuovamente rintracciato ed arrestato da personale della Squadra Mobile lo scorso mese di agosto.

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Dalle indagini condotte dalla Squadra Mobile di Napoli emerse che a marzo e a novembre 2023, mentre era ristretto all’interno della casa di reclusione di Poggioreale, il giovane aveva pubblicato dei video sul social network “Tik Tok” in cui affermava, in maniera sfacciata, la sua forza criminale e quella del clan d’appartenenza – lo stesso infatti è legato da stretti vincoli di parentela ad elementi di spicco del clan Contini – mostrando a tutti di non curarsi delle conseguenze delle diffusioni delle immagini.

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