Amministrative, a Torre del Greco corsa a tre per la carica di primo cittadino

Borriello divide il centrodestra, esercito di candidati per il casilliano Mennella. Caldarola l’outsider

Due i giorni segnati in rosso: 14 e 15 maggio. In quelle date, come in diversi comuni della Campania e d’Italia, Torre del Greco si ripresenterà alle urne per scegliere il nuovo consiglio comunale e il successore di Giovanni Palomba.

Al momento, a meno che non ci siano nuovi ingressi, i candidati alla carica di primo cittadino saranno tre: l’ex sindaco Ciro Borriello, candidato di Forza Italia e del centrodestra; Luigi Mennella, uomo del Partito Democratico e Luigi Caldarola, considerato l’outsider. Per nessuno dei tre pretendenti sarà una «passeggiata di salute».

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Borriello e il nodo giudiziario

I giochi sembrano molto incerti anche se da Forza Italia trapela ottimismo. All’atto della presentazione della candidatura di Borriello, infatti, l’onorevole Annarita Patriarca, coordinatrice provinciale azzurra, affermò che la discesa in campo dell’ex sindaco era un atto obbligato e chiesto a furor di popolo. Lo stesso ottimismo però non è condiviso da Fratelli d’Italia che ha annunciato di non voler appoggiare il suo nome a causa del procedimento giudiziario ancora in corso e in cui Borriello è imputato. Il partito della premier Giorgia Meloni non dovrebbe, addirittura, presentare nemmeno la lista. La Lega, al momento, sarebbe orientata ad appoggiare la sua candidatura, ma per ora non si è ancora espressa e per qualcuno potrebbe addirittura portare acqua al mulino di Caldarola.

«Trombato» Palomba, Mennella riesce a spuntarla

Discorso diverso, invece, nel centrosinistra dove il sindaco uscente Giovanni Palomba non è riuscito a riottenere la candidatura. In corsa per lo scranno più alto di Palazzo La Salle, in quota Dem e M5S, ci sarà l’avvocato Luigi Mennella, considerato un fedelissimo del consigliere regionale Mario Casillo, e che più volte ha provato a ottenere la candidatura ma senza successo. Mennella dovrebbe essere appoggiato da un esercito di candidati. Ben 10, infatti, le liste in suo sostegno. Tra chi lo sostiene non ci dovrebbe essere il sindaco dem Palomba. Ben informati sostengono che tra i due non ci siano ottimi rapporti. L’altro ex sindaco Valerio Ciavolino, invece, ha già assicurato il suo sostegno.

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Il M5S nel panico

A sorpresa, invece, i grillini hanno deciso di appoggiare l’avvocato torrese Mennella. In un primo momento sembrava che i 5Stelle volessero schierare l’ex deputato e coordinatore cittadino Luigi Gallo. Scelta però che a molti pentastellati della prima ora non è andata giù, al punto che alcuni han deciso di aderire alle liste di Luigi Calderola, come i consiglieri uscenti Vincenzo Salerno e Santa Borriello che hanno sottoscritto la proposta di «Noi Torre».

Luigi Calderola, il terzo incomodo

Oltre a «Noi Torre», Luigi Calderola, potrà contare su altre 6 liste civiche: «il Cittadino», «Per il rilancio», «Free Torre del Greco», «Torre in Europa», «Torre del Greco bellissima» e «Idee, identità e territorio». «Tutte liste composte da candidati veri, nessun riempitivo come invece accade negli altri schieramenti» assicurano fonti a lui vicine. Calderola, negli ultimi tempi, ha affermato di volersi ispirare alla fortunata esperienza del sindaco di Bacoli Josi Della Ragione che con la sua lista «Free Bacoli» ha vinto due tornate elettorali, pur essendo, ai nastri di partenza, il terzo incomodo. Inoltre, è in buoni rapporti sia con esponenti di centrodestra che di centrosinistra.

Chi vincerà dei tre contendenti? La situazione è molto ingarbugliata. Il favorito sembra essere l’ex sindaco Ciro Boriello anche se la frammentazione del suo schieramento potrebbe non aiutarlo. Mennella potrebbe essere danneggiato dalla scarsa fiducia che aleggia attorno al Partito Democratico che ha governato la città negli ultimi 5 anni senza grandi risultati. Caldarola potrebbe essere l’outsider e se riuscisse a raggiungere il ballottaggio chissà…

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