Torre del Greco, dodici anni di gestione dei rifiuti ricostruiti davanti ai giudici

Il processo a carico dell’ex sindaco Ciro Borriello e dei vertici della ditta Fratelli Balsamo

Dodici anni di gestione dei rifiuti a Torre del Greco (Napoli) ricostruiti davanti ai giudici del tribunale di Torre Annunziata, tra presunti scandali legati a possibili giri di mazzette e fresche indagini per turbativa d’asta della gara per l’appalto Nu. Al processo a carico dell’ex sindaco Ciro Borriello e dei vertici della ditta Fratelli Balsamo, durante l’ultima udienza, ha deposto Anti Luigi Cappellucci, ex direttore amministrativo e proprietario della Buttol, azienda specializzata in igiene urbana intorno alla quale ruotano due inchieste condotte dalla procura oplontina sulla gestione del servizio a Torre del Greco.

La deposizione di Cappellucci è stata caratterizzata da diversi «non ricordo» rispetto ai fatti documentali nell’inchiesta a carico dell’ex sindaco – a partire dall’utilizzo di soli due mezzi per l’espletamento del servizio rilevato dalla polizia durante un controllo – e di malcelate accuse alla Fratelli Balsamo, puntualmente ribattute in sede di controesame dal collegio difensivo della ditta.

Pubblicità

È stata poi la volta di Domenico Memoli, ex socio al 30% della Buttol e responsabile operativo del cantiere di Torre del Greco all’epoca dei fatti finiti all’attenzione della magistratura. Il testimone ha praticamente sconfessato le dichiarazioni rese in passato: «Mi occupavo solo di questioni operative, non sono mai stato al Comune di Torre del Greco per riunioni o cose del genere» ha detto tra le altre cose.

Di rilievo, inoltre, la testimonianza di Aniello Esposito, ex responsabile dello spazzamento della Ego Eco, la ditta a cui l’amministrazione guidata da Borriello revocò l’appalto Nu poi affidato alla Fratelli Balsamo che davanti ai giudici ha sottolineato: «La Ego Eco non aveva mezzi e attrezzature sufficienti per svolgere il servizio di igiene urbana correttamente». A chiudere l’udienza le testimonianze di Andrea Formisano e Pio Amato, rispettivamente all’epoca dei fatti comandante della polizia municipale e segretario generale del Comune.

Pubblicità Federproprietà Napoli

Potrebbe interessarti anche:

Setaro

Altri servizi

Il pistacchio non passerà: la nuova resistenza grillina parte dalla buvette

Il M5S dichiara guerra al gelato in nome dell’austerità Nel Movimento 5 Stelle il dibattito politico si scalda, ma solo per impedire che il gelato...

Spari contro un uomo nel Napoletano: due 15enni finiscono in manette

I ragazzini bloccati dopo una breve fuga Hanno appena 15 anni due minori arrestati per concorso in resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, porto d’armi...

Ultime notizie

Arzano, chiarimento sul Puc: parere positivo della Città Metropolitana

In Consiglio Comunale l'approvazione definitiva Nessuna bocciatura per il Piano Urbanistico Comunale di Arzano. La Città Metropolitana di Napoli ha espresso un parere di competenza...

Movida, i gestori contro l’ordinanza di Manfredi: «Mai ascoltati, trattati come criminali»

Serrande abbassate e cartelli di protesta «Chiuso per Manfredi». Così i gestori dei locali di vico Quercia e Cisterna dell’Olio protestano dopo l’emissione dell’ordinanza anti-movida...

Cgil in piazza, Cisl e Uil altrove: la vanità politica di Landini spacca ancora i sindacati

Il fronte sindacale si disintegra in tre manifestazioni separate Tre piazze, tre manifestazioni, tre visioni opposte sulla manovra. Cgil, Cisl e Uil tornano a muoversi...