A Napoli si torna a sparare, giovane incensurato ucciso a Ponticelli. La vittima era nipote di un boss

Il 23enne era insieme alla compagna. Subito soccorso, è deceduto presso il pronto soccorso dell’Ospedale Villa Betania

A Ponticelli si torna a sparare e a uccidere. Questa notte un giovane incensurato, Carmine D’Onofrio, di soli 23 anni, è deceduto dopo essere stato raggiunto da alcuni proiettili in Via Luigi Crisconio. Subito soccorso, è morto presso il pronto soccorso dell’Ospedale Villa Betania per le gravi ferite riportate.

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Secondo quanto ricostruito fino ad ora la vittima è il figlio illegittimo di Giuseppe De Luca Bossa, a sua volta fratello di Antonio De Luca Bossa, elemento di vertice dell’omonimo clan di camorra del quartiere Ponticelli di Napoli e ritenuto dagli inquirenti uno dei criminali più pericolosi della camorra partenopea. Il clan da poco più di un anno, secondo gli inquirenti, ha guadagnato posizioni nello scacchiere malavitoso di Napoli est.

D’Onofrio è stato colpito in strada mentre era insieme con la compagna, intorno alle 2 di notte. Sul luogo dell’agguato sono giunti i carabinieri della stazione di Ponticelli che hanno rinvenuto sette bossoli calibro 45. Sull’accaduto indagano i militari della compagnia di Poggioreale e del Nucleo investigativo di Napoli, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia.

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