Prestiti bancari, Nord piglia tutto, al Sud solo il 12% dei finanziamenti. Campania e Sicilia, le due regioni sfavorite

Un Nord piglia tutto e un Sud totalmente abbandonato dal settore bancario. E’ il quadro che emerge da un’analisi del centro studi Unimpresa relativa alla ripartizione territoriale dei prestiti bancari ad aziende e famiglie fotografata nel 2020. Tra Lombardia e Campania il differenziale è di oltre 20%.

Secondo il rapporto di Unimpresa, che ha confrontato dati della Banca d’Italia e dell’Istat, sullo stock totale di 1.306,1 miliardi di euro di prestiti ai privati in Italia, nel 2020, il 59,75% (780,3 miliardi) risulta erogato al Nord, il 22,77% (297,4 miliardi) al Centro, il 12,07% al Sud (157,6 miliardi), il 5,41% (70,6 miliardi) nelle Isole.

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Unimpresa: Al Nord «quasi il 60% dei prestiti bancari»

«C’è una sperequazione evidente tra la distribuzione territoriale dei finanziamenti bancari e il quadro demografico del Paese, con il Nord ‘piglia tutto’ sul credito bancario: nelle otto regioni settentrionali, dove risiede il 46% della popolazione, arriva quasi il 60% dei prestiti», secondo Unimpresa.

I dati dimostrano che il sistema bancario favorisce di fatto il Nord con 780 miliardi di euro di credito sul totale di 1.306 miliardi erogati (stando allo stock di prestiti erogati alla fine del 2020). Alla Lombardia va il 25% dei prestiti a fronte di una popolazione non superiore al 16% del paese. Campania e Sicilia le regioni più sfavorite.

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Nelle province campane che contano 5,7 milioni di persone, pari al 9,58% della popolazione nazionale, lo stock di crediti si ferma al 4,97% del totale (64,9 miliardi); nelle province siciliane, invece, dove abitano 4,8 milioni di persone pari all’8,17% del totale, i prestiti arrivano al 3,83% (50,1 miliardi).

Lo spread tra settentrione e meridione emerge anzitutto sul versante delle famiglie (a quelle del Nord va il 54% del credito, circa 295 miliardi su 546 miliardi), ma risulta ancora più marcata sul versante delle aziende, con quelle settentrionali che si accaparrano quasi il 64% della liquidità concessa dagli istituti di credito, pari a circa 485 miliardi su 759 miliardi.

Prestiti bancari, Politino: «non esistono ragioni valide perché i cittadini che non risiedono al Nord siano così fortemente penalizzati»

«Se questo divario è giustificabile, parzialmente, guardando alla geografia imprenditoriale – commenta il vicepresidente di Unimpresa, Salvo Politino – non esistono ragioni valide perché i cittadini che non risiedono al Nord siano così fortemente penalizzati. Il Mezzogiorno, in particolare, non solo è abbandonato dallo Stato, ma anche dai vertici degli istituti di credito: nel settore bancario assistiamo a una drammatica desertificazione del Sud, con le banche che chiudono gli sportelli e si allontanano dal territorio, rinunciando ad avere il polso della situazione».

«E’ un atteggiamento –  continua – assai poco lungimirante, quello delle banche italiane, basato su logiche di ricavi nel breve e nel medio periodo, ma che, tuttavia, appare rinunciatario e perdete in una prospettiva più lunga e di sviluppo ampio dell’intera economia italiana».

Nel dettaglio, per quanto riguarda le aziende, sul totale di 759,4 miliardi di prestiti, 484,8 miliardi (63,84%) sono stati erogati al Nord, con la seguente ripartizione: nel Nord Ovest 284,4 miliardi (37,46%) e nel Nord Est 200,3 miliardi (26,38%). Al Centro, poi, sono arrivati 170,4 miliardi di finanziamenti (22,45%), al Sud 29,4 miliardi (3,88%). Quanto alle piccole imprese, sul totale di 134,9 miliardi di prestiti, 80,4 miliardi (59,61 %) sono stati erogati al Nord, con la seguente ripartizione: nel Nord Ovest 40,5 miliardi (30,03%) e nel Nord Est 39,9 miliardi (29,58%).

Al Centro, poi, sono arrivati 26,1 miliardi di finanziamenti (19,40%), al Sud 19,1 miliardi (14,18%), nelle Isole 9,1 miliardi (6,82%). Quanto alle famiglie, sul totale di 546,5 miliardi di prestiti, 295,4 miliardi (54,75 %) sono stati erogati al Nord, con la seguente ripartizione: nel Nord Ovest 178,5 miliardi (32,67%) e nel Nord Est 116,9 miliardi (21,39%). Al Centro, poi, sono arrivati 126,9 miliardi di finanziamenti (23,23%), al Sud 82,9 miliardi (15,17%), nelle Isole 41,1 miliardi (7,54%).

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