Napoli, flash mob di Fratelli d’Italia: «Imprese e partite Iva ingiustamente dimenticate dal Governo»

Fratelli d’Italia, questa mattina, ha protestato in tutta Italia con dei flash mob per difendere imprese e partite Iva ingiustamente dimenticate dal Governo. A Milano, Roma, Torino, Genova, Venezia, Firenze, Bologna, Napoli, Crotone, Cagliari, Sassari e in tantissime altre città, il partito di Giorgia Meloni ha fatto sentire la voce di tutti coloro che oggi si troveranno a versare Iva e contributi Inps e Inail nonostante il calo del fatturato.

A Napoli la protesta si è svolta presso il lungomare di via Caracciolo alla presenza dei dirigenti di partito Luciano Schifone, Luca Ferrari, Franco Veglianti, Diego Militerni e Rosanna Ruscito.  «Con questo Dpcm – afferma Luca Ferrari, responsabile settore turismo – sono stati dimenticati i lavoratori autonomi e le partite Iva. Ad oggi non solo non si intravedono sostegni o ristori ma ancora non si sa se sono rinviate le scadenze fiscali».

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Luciano Schifone della Direzione Nazionale ha ricordato che «specialmente al Sud – e a Napoli in particolare – gran parte dei lavoratori non sono garantiti dalle misure del Governo che tengono conto di una realtà sociale che qui non esiste».

«Il Governo – si legge in una nota del partito – insiste nella carneficina di imprese e partite Iva in difficoltà continuando a ragionare per codici Ateco e lasciando letteralmente sole categorie dimenticate e senza nessun supporto che oggi sono costrette a pagare le tasse nonostante la difficoltà di arginare la crisi. Oggi nessuno che ha avuto delle perdite si sarebbe dovuto trovare nella situazione di versare un euro».

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«Non possiamo permettere che attività siano costrette all’alternativa tra il pagare e il chiudere definitivamente. Oggi il Governo, con un decreto Ristori insufficiente, dà una pugnalata a chi lavora e cerca di resistere, beffandolo. FdI rilancia quindi la proposta dell’unificazione degli anni fiscali 2019-2020 e lo spostamento di ogni scadenza e con la possibilità di compensare gli utili del 2019 con le perdite del 2020; una misura da applicare non per codici Ateco ma sulla base dell’effettivo calo di fatturato»

«Non lasciamo soli migliaia di lavoratori e attività oggi in difficoltà a causa delle restrizioni da covid 19. Per noi non sono codici ma persone, famiglie che ogni giorno si sacrificano per l’Italia e che contribuiscono alla crescita economica del nostro territorio, che meritano sostegno e risposte» conclude Fratelli d’Italia.

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