Calabria, pressing di Speranza su Zuccatelli che si dimette. Sanità da 10 giorni senza commissario

di Redazione

Non c’è pace per la sanità in Calabria. Giuseppe Zuccatelli, nominato commissario solo qualche giorno fa, si è dimesso dalla carica dopo le polemiche scaturite da un video (diventato presto virale sul web) in cui affermava che «le mascherine non servono» nella lotta al Covid-19. Zuccatelli si è dimesso sia dall’incarico di commissario alla Sanità che da quelli dell’Azienda ospedaliera di Catanzaro e del Policlinico universitario Mater Domini, sempre a Catanzaro.

«La richiesta di dimissioni da parte del ministro Speranza è arrivata poco fa e pedissequamente ho rispettato il mio impegno, perché le istituzioni nominano e quando ti chiedono di dimetterti tu devi ottemperare» afferma Zuccatelli all’Adnkronos.

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«Per la situazione che si è venuta a creare – spiega -, per eventi non provocati da me, perché io ho fatto semplicemente una riunione e qualcuno ha estrapolato clandestinamente un video diventato virale, non c’è bisogno di motivare una cosa del genere. Io sono una persona legata fortemente alla democrazia e alle sue istituzioni, e quando un’istituzione democratica ti chiede di dimetterti, tu non hai bisogno di dire mi, mo, ma, ti dimetti e basta. Non credo che qualcuno mi abbia preso di mira, credo sia avvenuto tutto casualmente all’interno di un gioco complessivo più grande di me con tante variabili, ma nemmeno mi interessa indagare, è accaduto e prendo atto».

E adesso, a circa 10 giorni dalla rimozione di Cotticelli, la regione è in piena pandemia e senza una guida alla Sanità. Riprende così il toto-nomi. In giornata il Consiglio dei ministro potrebbe nominare Eugenio Gaudio, ex rettore della Sapienza. Il fondatore di Emergency, Gino Strada, potrebbe avere un ruolo da consulente, affiancando Gaudio nel suo lavoro.

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Si registrano però pressioni di ItaliaViva. «Se davvero Gino Strada è disponibile a fare il commissario per la sanità in Calabria – afferma Matteo Renzi -, il presidente del Consiglio e il ministro della Sanità possono fare una sola cosa per rimediare al pasticcio Cotticelli/Zuccatelli: firmare oggi stesso la nomina di Gino Strada a commissario per la sanità in Calabria. Accompagnarlo fisicamente a Catanzaro. E dargli tutti i poteri».

«La sanità calabrese è in condizioni che non si possono raccontare» dice Renzi, dimenticandosi però che è stato il suo premier a nominare per ben due volte il generale che gestito il comparto negli ultimi due anni. «Dare carta bianca a Gino Strada non è la soluzione – aggiunge -. Ma è un ottimo inizio. Perché Strada è un uomo che non guarda in faccia nessuno: guarda negli occhi tutti, ma non guarda in faccia nessuno. E per la Calabria c’è bisogno di una persona così. Subito» afferma il leader di Iv.

«Zuccatelli, quello dei consigli su “lingua in bocca per 15 minuti” e già candidato alla Camera per Leu (il partitino di Speranza) si è dimesso» afferma sui social il leader della Lega Matteo Salvini che aggiunge: «Bene, giusto così. Ora speriamo che per la sanità della Calabria venga finalmente scelta una personalità calabrese e all’altezza del compito (e non scelta tra gli amici di partito»).

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