Dopo la vittoria del Premio Meridies, il Capitano Mariani vola a Harward

L’ultimo romanzo di Giovanni Taranto acquisito dalla Biblioteca universitaria statunitense

Nel suo ultimo romanzo, Giovanni Taranto aveva fatto volare il Capitano Mariani fin negli Stati Uniti per la soluzione dell’intricatissimo caso del «doppio rapimento» verificatosi a Pompei, con la sparizione di un preziosissimo oggetto di venerazione ad opera di una setta.

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Intuizione profetica o sfera di cristallo? Fatto sta che, a tre mesi dall’uscita nelle librerie di tutta Italia, e pochi giorni dopo la vittoria del Premio Meridies 2023 per la letteratura, «Mala fede» (Avagliano editore) ha portato davvero «’o Capitano» negli Usa. E precisamente a Cambridge, nel Massachusetts, dove il romanzo del giornalista di Torre Annunziata è stato acquisito dalla Biblioteca universitaria di Harward. Anche il suo predecessore, «Requiem sull’ottava nota», è entrato nella medesima collezione, e i curatori della raccolta stanno valutando di inserire anche «La fiamma spezzata».

Le opere sono state individuate su indicazione dei selezionatori che la prestigiosa istituzione ha in tutto il mondo. A motivare la scelta, il particolare valore dei romanzi, che oltre ad essere degli ottimi gialli e noir, hanno anche un ruolo sociale importante nella corretta diffusione dei temi della legalità e della lotta al crimine, organizzato e non.

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I lavori di Giovanni Taranto

Taranto ha esordito nel 2021, proprio con il romanzo «La fiamma spezzata», che fu presentato al Salone internazionale del libro di Torino, nel 2021 dal presidente Giulio Biino. Nel 2022 è stata la volta di «Requiem sull’ottava nota», vincitore del premio nazionale Mysstery al Festival del giallo di Napoli, e poi adottato dall’istituto penitenziario minorile di Nisida per un progetto di lettura con i ragazzi sul tema del reclutamento dei minorenni da parte dei clan.

Ora «Mala fede», uscito il 29 settembre, porta Mariani negli «States», e, con l’intero «Progetto Mariani», è stato al centro di un tavolo tecnico in Senato, come prototipo di un nuovo modo di veicolare correttamente i temi della legalità e della lotta al crimine.

«Mala fede» esplora gli abissi del satanismo a Napoli, nel Vesuviano e in tutta Italia, nonché il rapporto distorto tra mafie e religione, accostando a una trama di fantasia, dati reali e una approfondita disamina della presenza delle sette in Campania e nell’intera Penisola. ll romanzo propone anche un’attenta narrazione di eventi reali che hanno segnato il profondo percorso di fede e nuova conversione del fondatore del Santuario di Pompei, Bartolo Longo, una delle figure più carismatiche del cattolicesimo vesuviano, il cui passato oscuro è ignoto ai più.

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