L’incubo della 17enne vessata dalla madre e abusata dal patrigno: «Ti odio, non ti voglio, devi morire, sei disabile»

Un vero e proprio quadro dell’orrore raccontato alla psicologa della scuola

«Ti odio, non ti voglio, devi morire, sei disabile, sei brutta». E poi botte, malgrado fosse sulle sedia a rotelle per i gravi problemi di deambulazione che l’affliggono. Anche solo per essersi rifiutata di rifare il letto. Disegna un vero e proprio quadro dell’orrore, fatto di vessazioni e abusi, la 17enne di San Giuseppe Vesuviano (Napoli), vittima della madre 40enne e del compagno 26enne di quest’ultima.

Notizie raccapriccianti che la giovane decide di riferire alla psicologa della scuola la quale, inorridita, lo stesso giorno, il 18 febbraio 2023, si reca dai carabinieri e presenta una denuncia facendo scattare le indagini. La ragazza, che è disabile dalla nascita, vive con la madre dall’età di 5 anni, da quanto, cioé, il padre li ha abbandonati. Alla psicologa si presenta molto dimessa e trascurata; si fida di lei e le racconta episodi raccapriccianti che risalgono anche a quand’era più piccola.

Pubblicità

Un inferno, in sostanza, con la madre che quotidianamente la offende, la picchia e le nega ogni aiuto, e con il «patrigno» che ne abusa.

I tentativi di sfuggire all’inferno

Per sfuggire a questa morsa tempo fa decise anche di andare a vivere dalla nonna materna prima di tornar a casa quando la madre, in lacrime l’aveva pregata di perdonarla. Ma, sempre secondo il suo racconto, qualche giorno dopo il rientro la situazione era torna ad essere quella – insopportabile e raccapricciante – di prima.

Pubblicità Federproprietà Napoli

Oltre alle violenze sessuali, la ragazza riferisce anche dei frequenti scatti d’ira del compagno della madre che, in un’occasione, si spinse fino ad uccidere con un colpo di mazza da baseball il loro cane che abbaiava solo perché lui voleva dormire. In quella famiglia nessuno, nemmeno la sorella, appena più grande, le riservava una parola o un atto di amore. Solo gravi frasi offensive e maltrattamenti di ogni genere.

La madre, inoltre, le avrebbe anche rotto il tablet fornito dalla scuola e mandato in pezzi il cellulare per impedirle di parlare con le amiche. Subito dopo la querela la ragazza è stata prelevata e trasferita in una struttura protetta. Durante l’incidente probatorio, sostenuto prima dell’estate, ha confermato le sue confidenze alla psicologa e il giudice ha ritenuto il suo racconto «attendibile e credibile».

Potrebbe interessarti anche:

Setaro

Altri servizi

Il dramma familiare, spara per sedare una rissa e uccide il figlio 23enne

Ferito anche un amico del giovane Sarebbe intervenuto per sedare lunedì, prima della mezzanotte, una rissa in una villa di San Gregorio di Catania, saltuariamente...

Ercolano, Buonajuto: «Ridotta la Tari nonostante aumento costi di conferimento»

Le nuove tariffe approvate dal Consiglio comunale Il Consiglio comunale di Ercolano, con un voto ad ampia maggioranza, ha approvato le nuove tariffe della TARI,...

Ultime notizie

25 aprile, la vera libertà è senza colori politici: non si celebra solo con gli slogan

Serve una riflessione seria, non la solita liturgia politicizzata Lasciamo stare le polemiche sul dover festeggiare in maniera sobria il 25 aprile ed anche la...

Presa la banda dei furti in tabaccheria: 6 arresti | Video

I ladri entravano in azione durante la pausa pranzo Colpivano durante la pausa pranzo, per evitare incontri indesiderati con i titolari, i sei uomini, tutti...

Tra mito e canzone: Concetta Barra, voce immortale della tradizione napoletana

Attrice e cantante intensa, ha narrato l'arte e le radici I canti tradizionali trascrivono ogni giorno la storia del nostro vivere, di un tempo passato...