L’ex leader Pd sarebbe il «mediatore informale»
Ammonta a oltre 4 miliardi di euro il valore economico delle forniture di aerei, sommergibili e navi alla Colombia sulle quali si sono concentrate le indagini della Procura di Napoli che vedono coinvolti, tra gli altri, l’ex premier Massimo D’Alema e l’ex ad di Leonardo Alessandro Profumo.
Gli indagati, si legge nel decreto di perquisizione personale e locale e di perquisizione informatica eseguito oggi dalla Digos, si sarebbero «a vario titolo adoperati quali promotori dell’iniziativa economica commerciale di vendita al Governo della Colombia di prodotti delle aziende italiane a partecipazione pubblica Leonardo (in particolare aerei M 346) e Fincantieri (in particolare corvette, piccoli sommergibili e allestimento cantieri navali), al fine di favorire ed ottenere da parte delle Autorità colombiane, la conclusione degli accordi formali e definitivi aventi ad oggetto le descritte forniture ed il cui complessivo valore economico ammontava a oltre quattro miliardi di euro».
Oltre all’ex presidente del Consiglio Massimo D’Alema e all’ex ad di Leonardo Alessandro Profumo, sono indagati i due broker pugliesi Francesco Amato, 39 anni, ed Emanuele Caruso, 44 anni, l’ex responsabile della Divisione Navi militari di Fincantieri Giuseppe Giordo, 58 anni, il commercialista Gherardo Gardo, 52 anni, Giancarlo Mazzotta, 53 anni, e Umberto Claudio Bonavita, 50 anni.
Secondo la Procura partenopea, si legge nel decreto di perquisizione eseguito oggi dalla Digos, Francesco Amato ed Emanuele Caruso «operavano quali consulenti per la cooperazione internazionale del Ministero degli Esteri della Colombia» e, «tramite Giancarlo Mazzotta, riuscivano ad avere contatti con Massimo D’Alema, il quale per il curriculum di incarichi anche di rilievo internazionale rivestiti nel tempo (ex presidente del Consiglio ed ex ministro degli Esteri), si poneva quale mediatore informale nei rapporti con i vertici delle società italiane, ossia Alessandro Profumo quale amministratore delegato di Leonardo e Giuseppe Giordo quale direttore generale della Divisione Navi Militari di Fincantieri».
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