Scontri Badia al Pino: perquisizioni nei confronti di 33 persone

di Fabio Maresca

Tutte appartenenti al contesto ultras delle tifoserie di Roma e Napoli

Sono in corso perquisizioni della Polizia di Roma, Napoli e Arezzo, nei confronti di 33 persone, tutte appartenenti al contesto ultras delle tifoserie di Roma e Napoli e di un uomo aderente agli ambienti ultras aretini, nell’ambito delle indagini sugli scontri tra opposte tifoserie avvenuti all’area di servizio di Badia al Pino lo scorso 8 gennaio. Il decreto di perquisizione personale e locale è stato emesso dalla procura di Arezzo.

Il provvedimento costituisce l’epilogo di alcune evidenze investigative emerse nell’ambito dell’attività di indagine condotta dai poliziotti della Digos con l’ausilio della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e coordinata dalla Procura di Arezzo e ha la finalità di acquisire ulteriori elementi di prova per definire le condotte di responsabilità delle persone coinvolte negli eventi.

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Gli scontri all’area di servizio di Badia Al Pino

L’azione sull’A1 vide coinvolte, in un duro scontro avvenuto anche con oggetti contundenti, le frange ultras delle tifoserie di Napoli e Roma, entrambe in transito in quel tratto autostradale dirette rispettivamente la prima a Genova (per disputare la partita di calcio Sampdoria-Napoli) e l’altra a Milano (dove era in programma il match Milan-Roma).

Per diversi minuti elementi di opposte fazioni si fronteggiarono su più aree del tratto autostradale adiacente all’area di servizio, impegnando direttamente la corsia di transito in direzione Nord, di fatto determinando l’interruzione del traffico veicolare che protratto nel tempo ha causato una coda di veicoli fermi lunga circa 9 km. Il continuo lancio di oggetti reciproco, l’accensione di torce e l’esplosione di petardi ha interessato anche la carreggiata opposta, in direzione sud, creando serie condizioni di pericolo per i mezzi in transito.

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Sul posto la presenza di personale di Polizia, giunto sul luogo degli eventi quasi contestualmente ai gruppi ultras, ha scongiurato il peggio evitando che gli scontri interessassero gli utenti in sosta nei locali di ristorazione dell’area di servizio. La successiva attività di approfondimento investigativo si è concentrata sull’analisi delle immagini realizzate nell’occasione da alcuni utenti della strada, nonché da quelle registrate dal sistema di videosorveglianza presente nell’area di servizio.

L’esito di queste attività, assieme ad altre evidenze investigative, ha consentito di delineare alcune posizioni di responsabilità di 20 aderenti a organizzazioni ultras della Roma, 12 della tifoseria oltranzista napoletana e uno dei gruppi ultras dell’Arezzo, nei cui confronti sono scattate le perquisizioni di oggi.

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