Messina Denaro, Meloni: «Non c’è stata nessuna trattativa. Andrà al carcere duro»

Il presidente del Consiglio: «Non c’è bisogno di mettersi d’accordo con la mafia per batterla»

«Gli italiani si autoflagellano. Dicono: “Avete trattato”. Perché avremmo trattato? Qualcuno vorrebbe dire che non abbiamo magistrati, forze dell’ordine che non siano all’altezza di sconfiggere la mafia? E’ una tesi che non sosterrò mai. Non c’è bisogno di mettersi d’accordo con la mafia per batterla». Lo afferma la Preisdnete del Consiglio, Giorgia Meloni, in un’intervista a Nicola Porro di Rete4.

«Trattativa con la mafia? Non capisco, abbiamo difeso il carcere duro, il primo provvedimento di questo governo è stato la difesa del carcere duro. Messina Denaro andrà al carcere duro perché esiste ancora grazie a questo governo. Quindi su cosa avremmo fatto la trattativa?”

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Meloni aggiunge: «Si dice che tutti sapevano dov’era e lo hanno preso ora che c’è questo governo. Quindi la tesi era che finché c’era la sinistra al governo non lo andavano ad acchiappare? Quelli che sostengono questa tesi, per paradosso sono quelli che al governo ci stavano. Cosa ci stanno dicendo, che tutti sapevano dove si trovava ma gli altri partiti al governo non sono andati a prenderlo? Non lo so. Io posso garantire che oggi c’è un governo di centrodestra e questo latitante è stato preso. Io credo che questo dipenda dal valore e dalla capacità degli inquirenti».

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