È stata una delle grandi icone del cinema italiano
E’ morta Gina Lollobrigida, aveva 95 anni. Nata a Subiaco il 4 luglio del 1927, è stata una delle più importanti e note attrici del cinema italiano. Icona di bellezza e charme tutto made in Italy, è stata diretta durante la sua carriera dai più importanti registi italiani come Alberto Lattuada, Vittorio De Sica, Mario Monicelli, Pietro Germi, Alessandro Blasetti e Mario Soldati. Sofisticata ed elegantissima in ogni occasione, è stata amata anche dai grandi registi americani.
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Partì da studentessa di Belle Arti nel paesino laziale di Subiaco e divenne una star mondiale. Per tutti era la «Lollo», in film indimenticabili come il ciclo di «Pane amore e…», «La Romana», «Il Tesoro dell’Africa», «La donna più bella del mondo», e negli anni ‘70 il «Pinocchio» di Comencini, dove immortalò la Fata Turchina. Anche a Hollywood recitò in tanti film – affiancando divi di fama mondiale da Rock Hudson a Frank Sinatra da Anthony Quinn a Sean Connery – tanto da guadagnarsi per sempre un posto tra le Dive. Sguardo inconfondibile, bellezza abbagliante, curve mozzafiato, l’attrice – che ha fatto girare la testa a registi e attori di ogni età (e non solo) – ha collezionato 7 David di Donatello, 2 nastri d’Argento e un Golden Globe.
Carriera in gran spolvero e vita provata turbolenta, il suo temperamento da ‘leonessa’ era stato messo a dura prova negli ultimi anni. «Ho il diritto di vivere ma anche di morire in pace», aveva confidato a Mara Venier in un’intervista a «Domenica in» nel novembre 2021.
La lotta con la famiglia di Gina Lollobrigida
L’attrice era infatti da tempo in lotta con la famiglia per questioni legate all’eredità e al ruolo del suo manager Andrea Piazzolla, finito a processo con l’accusa di circonvenzione di incapace. Un anno e mezzo prima aveva sfogato tutta la sua amarezza in una lettera indirizzata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
«Ho lavorato e rappresentato l’Italia nel mondo per oltre 70 anni, per avere un trattamento ignobile. Credo di meritare un po’ di tranquillità e non di essere trattata come una persona incapace, visto che non lo sono. Ho aspettato per anni perché credevo nella giustizia italiana. Mi sbagliavo e adesso hanno esagerato».
Un’altra vita (almeno da quanto traspare dalle poche notizie di cronaca) rispetto a soli sei anni fa quando per i suoi 90 anni la Bersagliera aveva festeggiato nel cuore di Roma: red carpet tra gli abbracci di vip della tv e della politica. E’ stata attrice, scultrice, pittrice, fotografa: abbandonate le scene si era trasformata infatti in fotoreporter e negli anni Settanta riuscì a intervistare Fidel Castro.
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