Casalesi, bisca clandestina e cellulare in carcere scoperti grazie a una cronista

Gianluca Bidognetti comunicava dalla cella con persone ritenute affiliate

C’è pure lo zampino di una cronista casertana sotto scorta proprio per le minacce ricevuto dal clan dei Casalesi nell’inchiesta dei Carabinieri di Caserta e della DDA di Napoli che ieri ha portato all’esecuzione di 37 provvedimenti cautelari anche nei confronti dei figlio di Francesco Bidognetti, detto «Cicciotto di mezzanotte».

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Secondo quanto è riportato nell’ordinanza del gip Isabella Iaselli, la cronista, che si chiama Marilena Natale, ha fornito agli investigatori informazioni circa la presenza di una bisca clandestina a Casal di Principe e anche la circostanza che Gianluca Bidognetti, figlio di Francesco, aveva a disposizione un cellulare in carcere con il quale si metteva costantemente in comunicazione con alcune persone a loro volta ritenute affiliate alla fazione dei Casalesi riconducibile al padre.

Per quanto riguarda la bisca clandestina, la giornalista, attraverso un appostamento che risale al marzo 2021, ha scoperto che a Casal di Principe, in corso Umberto 135, in piena pandemia, c’era chi andava a giocare illegalmente in un locale al piano terra, dopo avere bussato due volte, e solo due volte, alla porta. I carabinieri eseguirono dei controlli successivamente che portarono all’individuazione di undici persone.

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Per quanto riguarda il cellulare, la cronista pubblicò un video su Facebook nel giugno 2021, per rendere nota la circostanza, scatenando una serie di interlocuzioni tra gli affiliati prontamente intercettate e registrate dai carabinieri anche queste inserite nell’ordinanza: «…lo ha saputo da voci di popolo, – dice il compagno di una delle sorelle di Gianluca Bidognetti – perché Gianluca ha chiamato a tutti quanti… allora lo ha saputo anche la Procura…».

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