Dl Aiuti Bis, Muscarà: «In questa Legge l’inizio della fine dell’acqua pubblica»

La consigliera: «Con giochi di palazzo in pochi anni passerà totalmente ai privati»

«L’assemblea del Senato ha ieri approvato la conversione del decreto-legge 9 agosto 2022 n.115: in questo testo ci sono cose gravissime come l’avvio della privatizzazione dell’acqua pubblica. Ormai si stanno appropriando di tutto – dichiara la consigliera Maria Muscarà del gruppo misto – quando la gente capirà che l’Italia è diventata una “penisola privata”, sarà troppo tardi. Energia, autostrade, comunicazione, trasporti, ora anche l’acqua».

«Con l’art. 14 di questo decreto “Rafforzamento della governance della gestione del servizio idrico integrato”, approvato ieri al Senato, apriremo le porte alla ufficiale privatizzazione del servizio idrico: il Mezzogiorno, soprattutto la Campania, farà da apripista».

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«Con la scusa che le regioni non sarebbero in grado di gestire al meglio tali servizi, in quanto sono anche andati persi dei fondi del PNRR perché non c’è stato un affidamento dell’ente idrico del servizio pubblico globale, in particolare a Napoli, il governo metterebbe a disposizione società completamente pubbliche che ci aiuterebbero nell’affidamento di tali servizi; in caso di fallimento molto probabile, l’industrializzazione del settore si aprirebbe ad operatori privati, ed ora danno anche tempistiche precise, ossia quattro anni».

«Anziché investire sull’efficienza del servizio pubblico, continuiamo a favorire le aziende private, con la scusa di inadempienze della politica. Questi giochetti li conosciamo bene e sono serviti negli ultimi decenni proprio per privatizzare tutto, anche l’aria che respiriamo; il punto è che al palazzo sono tutti favorevoli e basterà modificare una legge già esistente», conclude.

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