Indagate 81 persone, 31 gli arresti
Trentuno persone sono state arrestate dai carabinieri di Monza unitamente alla polizia penitenziaria di Milano, con l’accusa di aver gestito un giro di spaccio e di aver sottratto la sostanza stupefacente ad altre bande rivali, fingendosi appartenenti alle forze dell’ordine ed inscenando false perquisizioni. L’organizzazione di spacciatori, tutti stranieri, era operativa nel Nord-Italia e nelle Province di Roma e Forlì-Cesena.
Indice Articolo
Oltre a gestire una vasta rete di spaccio di diversi tipi di droga, gli spacciatori riuscivano a vendere anche ai detenuti. Uno di loro, dal carcere di Lodi, gestiva un giro di spaccio interno al penitenziario con tanto di cellulari illeciti. Per incastrarli gli investigatori hanno trascorso settimane a pedinarli ed intercettarli.
La droga e il test qualità
Altri invece erano specializzati nell’individuare altri pusher da cui ‘testare’ il prodotto, per poi pedinarli fino a scovare il punto in cui nascondevano la droga e poi rubarla. In un’occasione, nel torinese, in due hanno bussato alla porta di casa di un pusher e, simulando di essere poliziotti, lo hanno perquisito portandosi via la droga e lasciando il ‘collega’ ammanettato all’interno dell’appartamento.
In un’altra occasione, nel pavese, sono stati smascherati dai carabinieri con una pistola con matricola abrasa e placche dell’associazione Nazionale Carabinieri, utilizzate per simulare l’appartenenza all’Arma e colpire i rivali. Tentando di rubare a casa di un altro spacciatore, a Bergamo, i malviventi lo hanno reso ‘noto’ ai carabinieri che, quando loro se ne sono andati a mani vuote, hanno invece perquisito la casa e scovato 10 kg di cocaina in un vano ricavato in un tavolo.
Durante le indagini sono stati sequestrati 640 mila euro e oltre 800 kg di droga in arrivo dalla Spagna, tra hashish, cocaina e marijuana, recuperati tra le province di Milano, Torino, Savona, Pisa e Firenze, di cui 313 kg scoperti dai carabinieri di Monza su in tir, bloccato a Pero (Milano), con l’hashish coperto da aglio e altri alimenti. Il gruppo aveva inoltre a disposizione numerose armi da guerra, tra cui un kalashnikov. In totale gli indagati dalle varie procure coinvolte, tra cittadini rumeni e nordafricani, sono 81, su cui pendono 186 diversi capi di imputazione.
Potrebbe interessarti anche:
- Il fattore M
- Giovane donna trovata morta in un’abitazione a Grumo Nevano. Si cerca un uomo
- Società fittizie per emettere fatture false e frodare il fisco: sequestrati 5 milioni di euro
- Sacerdote si barrica nell’ufficio postale: «Il green pass non ve lo mostro»
- Governo, Meloni: «Ridiamo la parola al popolo italiano che in democrazia è sovrano»