Scuola, è ancora De Luca contro tutti: «Non riapriremo elementari e medie». Il governo pronto a impugnare la decisione

di Mauro Della Corte

Accusa finanche il premier Draghi di tacere ai ricatti dell’opposizione (che non conta niente)

Ci risiamo, il governatore Vincenzo De Luca ancora una volta va contro corrente. Attacca il governo di cui il Partito Democratico, il suo partito, è uno dei maggiori azionisti. Attacca la Lega e Fratelli d’Italia che secondo De Luca si sarebbero mosse «lisciando il pelo» a quelli che ostacolano misure rigorose. La Lega però, bisognerebbe ricordare al governatore fa parte della maxicoalizione del Governo Draghi insieme ai Dem, tra cui siede anche il figlio Piero. La rovina dell’Italia però, per il presidente della Regione Campania, è la Lega.

Affermazione alquanto discutibile visto che Matteo Salvini al momento sembra più uno che «non mette una scopa» (detto in napoletano) da almeno due anni tant’è che soffre per la sua permanenza nella maxi maggioranza. Ma non solo, colpevole è anche Fratelli d’Italia che di questo governo non fa parte e che quindi non ha nessun potere decisionale. Ma secondo il presidente queste due formazioni starebbero «ricattando» il premier Draghi, facendogli perdere tempo. E il Parito Democratico? E Liberi e Uguali? E il Movimento 5 Stelle che ora è amico dello sceriffo salernitano? Niente, per lui osservano solo. O meglio De Luca non ne parla, li accusa solo di opportunismo politico. Però dovrebbe spiegare cosa ci fa ancora in quella coalizione.

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La chiusura delle scuole

Ma in preda a una nuova crisi di «sceriffismo» il presidente della Regione Campania smentisce il premier Draghi e il ministro Bianchi che avevano affermato che la priorità era consentire il ritorno degli alunni tra i banchi. Li contraddice e annuncia: «È irresponsabile aprire le scuole il 10 gennaio. Per quello che ci riguarda non apriremo le medie e le elementari. Non ci sono le condizioni minime di sicurezza». Si può essere a favore o contrari alla Dad. Si può essere favorevoli ai vaccini o no vax. Ma quello che manca a De Luca sembrano essere coerenza e un giudizio scevro da pregiudizi.

Il mercato dei famaci antivirali

Non manca però di coerenza quando attacca di nuovo il commissario Figliuolo e la struttura commissariale per l’emergenza Covid-19. «Dopo il mercato nero dei vaccini, la Campania come abbiamo sempre denunciato ha ricevuto meno vaccini di tutte le regioni, ora c’è il mercato dei famaci antivirali» afferma. «La Campania ha ricevuto 480 colli, all’Emilia 840, al Lazio 1680 se continua così ci rivolgiamo alla magistratura penale perché siamo di fonte ad abusi – dice – è vergognoso quello che si sta facendo per i farmaci anti virali. Si segue un algoritmo dell’Aifa, dicono. Invito il commissario, il ministero della Salute e il Governo a distribuire i farmaci in proporzione alla popolazione».

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La risposta del Governo

Il governo però è intenzionato a impugnare la decisione di tenere chiuse le scuole medie ed elementari. Lo si apprende da fonti di Palazzo Chigi. Per l’impugnativa, viene spiegato, è necessario un passaggio in Consiglio dei ministri.

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