Aniello e Raffaele Cesaro erano accusati di concorso esterno in associazione mafiosa
Il Tribunale di Napoli Nord ha assolto dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, «perché il fatto non sussiste», gli imprenditori Aniello e Raffaele Cesaro, fratelli del senatore Luigi Cesaro, difesi dall’avvocato Vincenzo Maiello. Aniello Cesaro è stato condannato a sei anni, per l’accusa di falso.
«I due imprenditore sono stati sottoposti per 4 anni a misure cautelari, di cui i primi due anni in carcere», ricorda il prof. Maiello che aggiunge: «prendiamo atto, con grande soddisfazione, che il Tribunale di Napoli Nord ha certificato la contrarietà ai fatti di un’accusa così grave che ha creato tanta sofferenza personale familiare ed economico-imprenditoriale ai miei assistiti».
«Dobbiamo riconoscere al Tribunale – ha continuato – di aver emesso una decisione in piena autonomia e autonomia di giudizio, nonostante una campagna mediatica che aveva sin dall’inizio raccontato enfaticamente la vicenda, alimentando un forte e diffuso pregiudizio nei confronti degli imputati».
Con riferimento alla condanna di Aniello Cesaro per il delitto di falso, Maiello ha detto di «confidare nell’assoluzione in grado di Appello». Il collegio giudicante (composto dal presidente Francesco Chiaromonte e dai giudici Marina Napolitano e Luca Rossetti) ha anche ritenuto di non doversi procedere nei confronti dei due imprenditori, per intervenuta prescrizione, in relazione ad alcune contravvenzioni.
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