Maresca risponde alle voci che vorrebbero Fratelli d’Italia in campo con Sergio Rastrelli e la Meloni capolista.
Non ha cambiato idea Catello Maresca. Non l’ha cambiata nemmeno dopo le voci, circolate in queste ore, secondo cui Fratelli d’Italia sarebbe pronta a scendere in campo con Sergio Rastrelli candidato sindaco pur di non perdere la possibilità di utilizzare il proprio simbolo di partito. Catello Maresca da Ponticelli ha ribadito il concetto: preferisce discutere su cosa fare una volta eletto a palazzo San Giacomo.
«Mettiamo da parte vessilli e ragioni di stato, dialoghiamo su contenuti. La gente ha bisogno di questo. Ce ne fottiamo dei simboli, noi vogliamo ragionare di progetti e programmi» ha detto in piazzetta Egizio Sandomenico.
«Il nostro è un metodo, non un movimento – ha aggiunto -, civico, perché la storia di un uomo e di una donna non possono essere dimenticati né calpestati. Io sono un civico, la mia storia è di impegno sociale e non ho nessuna intenzione né voglia di rinnegare la mia storia, sono e resterò sempre un civico, indipendentemente dall’invito che faccio a tutti i soggetti politici che vorranno accompagnarci».
«La nostra porta è aperta – spiega – ma Napoli si ama, non si amministra. Confrontiamoci sui programmi, lo chiedo a tutti, anche ai giornalisti, basta con i sondaggi condominiali, non si possono raccontare sciocchezze con un sondaggio dove il 30-40% di chi risponde dice che non ha opinioni».
«Ho detto a tutti i candidati vediamo la gente, concentriamoci sui fatti, sui programmi e di questo prego anche i giornalisti di interessarsi: interrogate i candidati su cosa vogliono fare e su perché non l’hanno fatto fino a ieri, perché chi aveva capacità e ruoli di governo non lo ha fatto» ha concluso Maresca.
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