Napoli, Maresca: «La camorra al centro dell’agenda politica nazionale. Liste pulite? Candidati interessati solo ai cittadini»

Polemiche per la presenza del candidato del Centrosinistra all’inaugurazione del centro di ricerca Anton Dohrn

La lotta alla criminalità organizzata è stata sempre un punto fermo dell’operato del magistrato anticamorra Catello Maresca, tra gli artefici di numerosi arresti eccellenti, e lo sarà ancora una volta se riuscirà a diventare sindaco di Napoli. Il candidato sindaco ha spiegato questa mattina che «la camorra è un problema serio e profondo che io cerco di porre nell’agenda politica nazionale, anche da magistrato anticamorra e lo faccio orgogliosamente».

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«Sono contento – ha detto a Radio Punto Nuovo – che questo stia avvenendo, se non altro la mia scelta di impegno politico già è servita a qualcosa, a riportare la camorra al centro dell’agenda. Vedo un sacco di persone che finalmente scoprono la loro vocazione anticamorra, gruppi del territorio, associazioni, anche soggetti che si proiettano nell’agone politico».

«Dobbiamo solo sperare che sia autentica questa pulsione, com’è stata la mia per 22 anni, e che sia proiettata alla soluzione, all’individuazione dei profili di collaborazione istituzionale. Perché la camorra non è solo un problema della magistratura, è questo il vero nodo, la camorra è un problema per l’istituzione del Comune, delle persone, è una cultura, anzi una sub cultura».

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A proposito delle ‘liste pulite’, Maresca ha spiegato: «Talvolta non è sufficiente il certificato penale e neanche quello dei carichi pendenti per rendersi conto poi di chi c’è dietro un curriculum. Noi cercheremo di fare liste pulite con tutti i mezzi a disposizione, ma non è solo un problema di pulizia, è un problema di profilo. Cercheremo di individuare un profilo di candidato che sia qualificato, cioè che abbia un’esperienza professionale maturata sul campo, che abbia la passione del suo impegno anche politico, non più politici che cercano la loro affermazione o la loro soddisfazione».

«La politica – ha sottolineato – deve tornare a essere un servizio per il cittadino, tutti quelli che si proietteranno con questa voglia partiranno da un gradino superiore, fugheranno nei fatti il sospetto che possano avere qualche interesse da tutelare, sia camorristico o personale. Noi vogliamo candidati disinteressati a se stessi, al loro orticello, e interessati ai cittadini».

Domani ci sarà l’inaugurazione del centro di ricerca Anton Dohrn a Napoli, evento a cui è stato invitato l’ex ministro Manfredi, ‘rivale’ alle prossime amministrative. «Non ho nulla contro l’ex rettore – dice il magistrato – ma non vorrei che una parte politica tendesse a trasformare delle inaugurazioni o comunque delle iniziative di istituzioni in comizi elettorali. Quelli si fanno altrove, si fanno forse nella vera unica istituzione imparziale che è la gente. Le premesse per un comizio – afferma – ci sono tutte».

Interpellato sul sostegno della Lega e di Matteo Salvini, ha ribadito che il suo «è un progetto civico che ha un’ideologia, perché civismo non significa che non devi avere un’ideologia, anzi tutt’altro. La nostra ideologia principale è Napoli. Noi stiamo elaborando progetti, stiamo studiando come siamo abituati a fare e ho trovato molti amici con la mia stessa sensibilità, cioè approcciano ai problemi con il metodo che ho sempre utilizzato come magistrato, cioè lo studio, l’individuazione di una strategia. Su questo – ha sottolineato Maresca – si vedono anche le differenze con la parte avversaria, già lo stiamo notando sull’approccio ai problemi fondamentali»

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