Covid-19, Ricciardi: «Lockdown a Milano e Napoli». Sindaci insorgono, de Magistris: «Decidono istituzioni, non singoli esperti»

Luigi de Magistris e Beppe Sala, sindaci di Napoli e Milano, attaccano il consigliere del ministero della Salute Walter Ricciardi. Tutto è cominciato stamattina quando l’ordinario di Igiene all’Università Cattolica è tornato a chiedere lockdown mirati nelle zone dove la circolazione del virus è più veloce. «A Milano e Napoli uno può prendere il Covid entrando al bar, al ristorante, prendendo l’autobus. Stare a contatto stretto con un positivo è facilissimo perché il virus circola tantissimo. In queste aree il lockdown è necessario, in altre aree del Paese no» ha affermato Ricciardi secondo cui «le ultime restrizioni adottate, che possono essere efficaci nel resto del territorio, in quelle zone non bastano a fermare il contagio».

Parole e musica che hanno fatto adirare non poco i due sindaci. «Le parole sono piombo» ha affermato Luigi de Magistris a Tagadà su La7. «Se queste sono le condizioni, se le strutture tecniche come il Cts, l’Istituto superiore di Sanità, la Protezione civile, il Governo, la Regione hanno degli elementi per fare una comunicazione ufficiale la facessero innanzitutto nei luoghi istituzionali e poi lo comunichino a mezzo stampa come è doveroso per ragioni di trasparenza. E’ inutile far fare una dichiarazione a un esperto anche se fosse il più autorevole’». «Eviterei di fare annunci a mezzo agenzie – ha proseguito de Magistris – perché altrimenti creiamo solo allarmismo, preoccupazione e non facciamo nulla di buono».

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Più categorico il primo cittadino di Milano. «Non sono d’accordo adesso» ha detto Sala alla giornalista Milena Gabanelli a Dataroom del Corriere della Sera. «Non mi hanno consultato, non credo che sia così e lo dico nel rispetto di Ricciardi – ha aggiunto -, ho appena ricevuto un sms di un virologo di cui mi fido molto che dice che ieri c’erano circa 80 pazienti intubati a Milano e 200 in Lombardia. Anche nella peggiore delle ipotesi avremmo 10-15 giorni per decidere un eventuale lockdown».

«La media intensità di cura è il punto che intasa gli ospedali, che hanno il tema di una massa enorme di ricoveri. Non credo sia irrisolvibile e che ci debba portare a un lockdown generale adesso» ha aggiunto. Alla giornalista che gli ha chiesto se potrà esserci una chiusura totale tra 15 giorni il sindaco Sala ha risposto che «non ho elementi per dirlo».

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