Fase 3, a Napoli la protesta dei lavoratori edili. L’ecobonus del Governo blocca il settore

Critica la situazione economica in Italia, tanti sono i settori in crisi dopo il lockdown per l’emergenza Coronavirus. Tra questi anche il settore edile. Circa 300 persone hanno protestato, questa mattina, in piazza del Plebiscito a Napoli.

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Sono i lavoratori edili della Atc, associazione tecnici e costruttori, che chiedono garanzie per poter tornare al lavoro. In piazza del Plebiscito, i manifestanti hanno disposto a terra i caschetti di protezione che si indossano quando si lavora e con degli striscioni hanno chiesto di «avviare piani di rilancio reali del settore edile».

«Ci hanno bloccato non possiamo più ripartire né lavorare – dice l’architetto Luca Perla – molti clienti sono fermi in attesa dell’Ecobonus». L’Ecobonus, fino a oggi, si è dimostrato l’ennesimo provvedimento-spot del governo Conte. Doveva aiutare l’economia a ripartire ma che, nell’attesa che vengano spiegate le modalità di attuazione, ha bloccato del tutto il settore.

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Intanto le aziende del settore registrano, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, «un calo del fatturato del 40%» e, in alcuni casi, perdite anche maggiori. «Spero che ci ascoltino – conclude – che da questo incontro possa uscire la nostra voce e possano essere portate le nostre necessità e richieste».

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