Salta l’incontro Conte-Centrodestra. Il premier cita ‘Ecce Bombo’, ma per lui è più azzeccato ‘Il marchese del Grillo’

Il Fatto Quotidiano incita alla violenza partigiana contro Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia

Conte agli Stati generali
Giuseppe Conte

‘Ecce Bombo’ per il Centrodestra? E allora per il presidente Giuseppe Conte senza dubbio ‘Il marchese del Grillo’ con la famosa frase «io so io e voi non siete un ca…». Ormai coinvolge anche la cinematografia lo scontro tra opposizione e presidenza del Consiglio e tutto ruota, senza neanche farlo apposta, attorno all’invito a Palazzo Chigi.

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E’ dalla fine degli Stati Generali di villa Pamphili che se ne parla. Era stato proprio il premier Conte nell’ultima giornata ad annunciare la volontà di incontrate il Centrodestra, ma tenendo fede al motto del marchese del Grillo si arrogò anche il diritto di scegliere come incontrarli. Cioè separatamente e non come un’intera delegazione.

Giorgia Meloni: l’invito del premier Conte è arrivato

Morale della favola l’invito non è mai arrivato. Fino a ieri quando proprio Giorgia Meloni ha annunciato: «È infine arrivato l’invito di Conte a incontrarci per giovedì pomeriggio. Come annunciato, andrò a Palazzo Chigi, a rappresentare in una sede ufficiale Fratelli d’Italia e le sue idee, se questa sarà la scelta condivisa dalla coalizione di centrodestra».

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Matteo Salvini: nessun invito è arrivato alla Lega

Tutto bene, non proprio perché subito la vicenda si tinge di giallo visto che l’invito non arriva immediatamente alla Lega, tanto che Matteo Salvini tuona: «No, non ho ricevuto alcun invito da Conte, a meno che il piccione viaggiatore sia caduto nel volo…».

Ma da Palazzo Chigi le solite fonti immediatamente spiegano: «L’invito per il confronto a Palazzo Chigi domani con le opposizioni sul piano di rilancio è partito anche per Fi e Lega, non solo per FdI», spiegando, inoltre, che «dalla segreteria della presidenza del Consiglio c’è stata anche una telefonata alla segreteria della Lega«.

Conte: il Centrodestra mi ricorda Ecce bombo. Mi si nota di più a Chigi a Villa Pamphilj, in streaming o in rappresentazione fotografica

Nel frattempo però il presidente Conte da Madrid rispolvera la sua conoscenza cinematografica e sibila: «C’è qualche difficoltà a concordare con opposizione un luogo»» e un tempo per l’incontro, «mi ricorda, non vorrei sbagliarmi, ‘Ecce Bombo’ di Nanni Moretti: mi si nota di più a Chigi a Villa Pamphilj, in streaming o in rappresentazione fotografica? Io ci sono, gli inviti sono partito spero si arrivi al confronto».

Replica il Centrodestra: sì all’incontro ma la settimana prossima

Centrodestra in piazzaEvidente l’irritazione nel Centrodestra che, peraltro già seccato dall’aver stabilito una data dell’incontro così ravvicinata, prontamente replica a Conte sempre attraverso fonti: «Il centrodestra è pronto a incontrare il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte la settimana prossima. L’ipotesi di organizzare il confronto già domani non è percorribile per il poco preavviso, per impegni già assunti precedentemente e per la scarsa chiarezza con cui Palazzo Chigi ha deciso di informare i leader, ovvero in tempi diversi».

«I prossimi giorni – proseguono le stesse fonti – saranno utili al premier anche per inviare il documento di sintesi dopo gli Stati Generali, documento che sarà la base per il confronto con l’opposizione. Il centrodestra conferma la ferma volontà di illustrare al governo una serie di misure urgenti: la situazione è sempre più preoccupante anche per l’evidente disfacimento della maggioranza su temi decisivi e urgenti come quelli delle concessioni autostradali. lo riferiscono fonti del centrodestra».

Termina così, per ora, la prima disfida tra Ecce Bombo e il marchese del Grillo e se queste sono le premesse è facile prevedere che l’esito dell’incontro sarà abbastanza scontato e non positivo. Anche perché, come fa notare la stessa Giorgia Meloni, la riunione viene fissata quando ormai il dl Rilancio è stato approvato alla Camera con il voto di fiducia. Rendendo, perciò, impossibile qualsiasi ipotesi di rivedere la modalità con cui sono stati impiegati i miliardi dello scostamento di bilancio.

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Conte: il governo sta lavorando alla modifica dei decreti Sicurezza

Senza dimenticare che sul tappeto oggi Conte ha riproposto i decreti Sicurezza dell’allora ministro Salvini, spiegando da Madrid che il governo sta già «lavorando ad una modifica dei decreti sicurezza. Lo abbiamo scritto nel progetto su cui ho chiesto la fiducia al Parlamento. C’è già un’intesa di massima tra le forze politiche, con i capigruppo concorderemo il piano, anche perché il Parlamento sta lavorando tantissimo, ma siamo pronti a portare in Aula un dl in cui potenzieremo quella che è la sicurezza. Il che non significa perseguire persone deboli, ma creare condizioni perché tutti possano rispettare le nostre leggi. Ci sono dei profili che vanno modificati, anche in linea con alcune osservazioni del presidente della Repubblica».

Parole che c’è da giurarci avranno l’effetto della benzina sul fuoco, anche alla luce della ripresa degli sbarchi e dell’emergenza migranti che stavolta porta con sé anche quella Covid-19.

Come detto, tutto è rimandato alla prossima settimana quando tra l’altro in Parlamento Conte arriverà per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 17 e 18 luglio. E chissà che proprio per questo non slitti ancora l’incontro.

Il Fatto Quotidiano attacca Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia

Intanto fuori dal Palazzo esplode il caso de Il Fatto Quotidiano che con un articolo a firma di Alessandro Robecchi scaglia un attacco violentissimo contro Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia. Al centro la solita questione della connivenza di FdI con gli ideali del Ventennio, ma quello che lascia basiti sono due passaggi in cui in uno si fa appello ai ‘partigiani del CLN con lo schioppo’ per fare piazza pulita dei rigurgiti fascisti; e il secondo alla resistenza per risolvere definitivamente la questione fascista in FdI.

Furibonda la replica di Giorgia Meloni: «Reputo inaccettabile che un quotidiano nazionale, come ‘Il Fatto Quotidiano’, pubblichi un articolo che invoca di fatto alla lotta armata contro un partito politico. È o non è questa istigazione all’odio e alla violenza? Vediamo se per questo articolo ripugnante ci saranno parole di condanna chiare!»

E continuando: «Allora voglio chiedere a Marco Travaglio se consideri normale che su un quotidiano nazionale si scriva di fatto che bisognerebbe sparare addosso agli esponenti di Fdi e che bisognerebbe fare con loro quello che fu fatto 75 anni fa, che ne so magari appendendo la Meloni a testa in giù a piazzale Loreto. E’ o non è questa istigazione all’odio e alla violenza? E se domani accade qualcosa a un militante, a un iscritto o a un simpatizzante di Fdi o alla sottoscritta chi se ne assume la responsabilità? Pretendo su questo una parola chiara perché c’è un limite che non si può superare e voi l’avete superato».

Silenzio e nessuna solidarietà a Giorgia Meloni. In silenzio anche l’Odg

Neanche a dirlo le uniche solidarietà giungono dal partito di Giorgia Meloni. Silenzio da tutti gli altri, dal Colle fino alla più piccola collina della politica, della società e della cultura italiana. Tutti in rigoroso silenzio. Così anche da parte dell’Ordine dei giornalisti sempre solerte nel bacchettare la più piccola sbavatura, purchè giunga da destra, e invece in questo caso rigorosamente in silenzio.

Spiace dirlo ma sembra quasi che dagli anni ’70 non sia cambiato nulla, quando allora si ripeteva che ‘uccidere un fascista non era reato’. Un concetto che sinistramente sembra riecheggiare ancora oggi, anche se oggi non c’è più il fascista.

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