Maxi blitz a Sant’Antimo, indagato il senatore Luigi Cesaro. Coinvolti i fratelli Antimo, Aniello e Raffaele

L'operazione ha colpito i clan Puca, Verde e Ranucci

Ci sono anche Antimo, Aniello e Raffaele Cesaro, fratelli del senatore di Forza Italia Luigi Cesaro tra i coinvolti nel maxiblitz che è avvenuto questa notte a Sant’Antimo, in provincia di Napoli, dove i carabinieri del Ros hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura distrettuale, a carico di 59 indagati. Aniello e Raffaele Cesaro, sono destinatari della misura degli arresti domiciliari, mentre per Antimo Cesaro è stata disposta la custodia cautelare in carcere. Nel blitz 38 persone sono finite agli arresti in carcere e 18 ai domiciliari. Disposti due obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria e una sospensione dai pubblici uffici.

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Il gip di Napoli Maria Luisa Miranda si è riservato di prendere una decisione in relazione alla posizione del senatore Cesaro, «all’esito – si legge nell’ordinanza – dell’eventuale autorizzazione all’utilizzo delle intercettazioni, ritenute rilevanti, secondo la procedura che verrà attivata da questo ufficio».

L’operazione ha colpito i clan ‘Puca’, ‘Verde’ e ‘Ranucci’ operanti a Sant’Antimo (Napoli) e comuni limitrofi, mostrando una fitta rete di cointeressenze sia in ambito politico sia imprenditoriale. A carico dei 59 indagati ci sono le accuse, a vario titolo, di associazione mafiosa, concorso esterno, corruzione elettorale, estorsione e turbata libertà degli incanti.

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