Vincenzo De Luca contro il governo: «Non si comprende riapertura generalizzata. Decisione presa sulla base di pressioni»

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca contro il governo. Dal 3 giugno prossimo sarà consentita la libera circolazione tra le regioni. Ma tenendo sempre presente i dati epidemiologici dei prossimi 4 giorni prima dell’ok definitivo. Questa sembra essere l’orientamento dopo la riunione a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte, i capi delegazione delle forze di maggioranza e i ministri interessati.

Conte Fase 2 Coronavirus«Apprendiamo che ci si avvia dalla prossima settimana a una ripresa della mobilità generalizzata tra le regioni» afferma Vincenzo De Luca.  «La Campania – continua – è da sempre impegnata a tutela dell’unità nazionale. Abbiamo riconfermato la nostra solidarietà incondizionata ai nostri concittadini della Lombardia, e al Presidente Fontana rispetto ad aggressioni che nulla hanno a che vedere con un dibattito politico e di merito civile. Noi non abbiamo dimenticato neanche per un attimo, la tragedia immane che ha colpito tanti territori lombardi e tante famiglie».

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Tragedia, secondo De Luca, che potrebbe ripetersi in presenza di passi falsi che facciano ripartire nuovi focolai. «Ciò premesso – continua Vincenzo De Luca -, riteniamo di dover sottolineare che davvero non si comprende quali siano le ragioni di merito che possono motivare un provvedimento di apertura generalizzata e la non limitazione della mobilità nemmeno per le province ancora interessate pesantemente dal contagio».

Da qui l’attacco di Vincenzo De Luca a Roma. «Si ha la sensazione che per l’ennesima volta si prendono decisioni non sulla base di criteri semplici e oggettivi ma sulla base di spinte e pressioni di varia natura». «Si poteva decidere semplicemente – togliendo i nomi delle regioni – che i territori nei quali nell’ultimo mese c’era stato un livello di contagi giornalieri superiore a un numero prefissato (200 – 250 – 300…) fossero sottoposti a limitazioni nella mobilità per un altro breve periodo». «Se la mia regione avesse ancora oggi un livello di contagio elevato, non esiterei a chiedere io, per un dovere di responsabilità nazionale, una limitazione della mobilità per i miei concittadini» sottolinea nella nota.

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Il presidente Vincenzo De Luca spiega, in conclusione che dopo aver valutato «le decisioni del governo, se e quando saranno formalizzate» verranno adottate «senza isterie e in modo responsabile, insieme ai protocolli di sicurezza già vigenti, controlli e test rapidi con accresciuta attenzione per prevenire per quanto possibile, il sorgere nella nostra regione di nuovi focolai epidemici».

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