Al via tavolo maggioranza-opposizione. Ma il Centrodestra insiste: «Attendiamo risposte»

Nella mattinata le opposizioni, nel pomeriggio i capidelegazione della maggioranza e in serata la firma del dpcm che ha fissato fino a dopo Pasqua le misure restrittive, perché come ha detto lo stesso premier: «Non bisogna abbassare la guardia». Il tutto tenendo sempre le orecchie tese all’Europa per trovare quel sentiero che consenta di far convivere le ‘capre tedesche’ con i ‘cavoli italiani’.

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L’incontro Conte-Centrodestra. Meloni: Oggi mi è parso di vedere una maggiore volontà di collaborazione

Una lunga giornata quella del premier Conte, come ormai da qualche mese a questa parte. Da quando l’emergenza Covid-19 è esplosa. Come detto tutto inizia al mattino, intorno alle 10.30 quando ufficialmente il vertice con i leader del centrodestra prende il via. Una riunione che dagli scarni commenti probabilmente non è andata male, o come ha precisato Giorgia Meloni verso sera in tv su Rete4: «Mi è parso di vedere in Conte e nei ministri una maggiore volontà di collaborazione, che però è da verificare nei prossimi giorni» perché gli incontri tra il premier Conte e l’opposizione «finora sono stati una cosa più di forma che di sostanza. Molto raramente le proposte che abbiamo formulato sono state considerate».

Confronto sul decreto Aprile. Per dl ‘Cura Italia’ previsto arrivo in Aula al Senato l’8 aprile

Sul piatto Conte ha messo il decreto legge Aprile. In verità l’unica pietanza che potesse offrire il premier al trio Salvini-Meloni-Tajani, visto che il decreto ‘Cura Italia’ ormai è già bello che andato. Non a caso il capogruppo democratico al Senato, dove il provvedimento è in discussione, in serata ha lanciato un avvertimento all’opposizione perché «un numero ridotto di emendamenti segnalati dovrebbe arrivare al massimo domani mattina per finire i lavori in commissione ed andare in aula con il relatore». Infatti, secondo il calendario mercoledì prossimo il dl dovrebbe arrivare in Aula. Parole che suonano come la conferma che a questo giro l’opposizione farà da spettatrice.

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Le proposte di Conte: liquidità alle imprese e famiglie e un tavolo maggioranza-opposizione. Oggi alle 17 prima riunione

Ecco perché tutte le luci sono puntate già al prossimo decreto. Il premier nella riunione ha tracciato la road map ai leader del Centrodestra: un dl con le misure più urgenti per dare liquidità alle imprese, perché «avvertiamo tutta l’urgenza di intervenire prima possibile», e per aiutare le famiglie. Ma soprattutto ha assicurato il pieno coinvolgimento delle opposizioni con l’istituzione di «un tavolo maggioranza-opposizione» che si riunisca «con ritmo più serrato» per assicurare un «confronto che porti alla più ampia condivisione possibile anche sul piano sostanziale». Tavolo che già oggi verso le 17 si riunirà alla presenza dei ministri D’Incà e Gualtieri.

Lega insiste sulla mancanza di mascherine e ossigeno. FdI rilancia la proposta dei mille euro subito sul conto corrente. FI per l’abbattimento della pressione fiscale per sostenere aziende e professionisti.

Sul fronte delle opposizioni la Lega ha insistito sulla mancanza di mascherine e ossigeno, le migliaia di persone in difficoltà nelle case di riposo e l’incertezza sui tempi di erogazione della Cassa integrazione, oltre al fatto che le banche stanno continuando a incassare rate dei mutui e che non ci sono aiuti per chi non riesce a pagare affitto e bollette.

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Critica anche Giorgia Meloni che ha rilanciato la proposta dei «mille euro subito sul conto corrente, con una semplice autocertificazione», rilevando però che «non hanno dato ad oggi una risposta. Nè ci sono termini chiari su quando verrà pagata la cassa integrazione. Sono domande che abbiamo fatto, oggi le risposte non le abbiamo avuto, ma continuiamo a fare le nostre proposte». Infine Forza Italia che con Antonio Tajani chiede un sostegno al mondo dello sport, un focus sugli ospedali, visto che molti, specialmente al Sud, sono in difficoltà, e l’abbattimento della pressione fiscale con la flat tax, per sostenere aziende e professionisti.

Il Pd su autonomi e inoccupati prende tempo ma no a logica delle bandierine

Dopo l’opposizione è stata la volta della maggioranza, che ha fatto una prima verifica delle misure già prese nei primi giorni dell’epidemia. Per il Pd sotto osservazione gli interventi che permetteranno di mobilitare quella massa di capitali di circa 350 miliardi garantiti dal primo decreto, come aveva detto lo stesso ministro Gualtieri, ed a cui si aggiungeranno altre risorse per arrivare a 550 miliardi. Riguardo invece agli stanziamenti per il contributo a favore di autonomi e inoccupati qui i democratici hanno preso tempo spiegando che non si deve ragionare secondo la logica delle bandierine ma piuttosto discutere nel merito.

Confermata la serrata fino a Pasquetta. Speranza: attenzione ai facili ottimismi che possono vanificare i sacrifici fatti

In serata come detto poi il dpcm che ha confermato la serrata fino a pasquetta, quindi fino al 13 aprile. In realtà la decisione era stata già anticipata al mattino dal ministro della Salute Speranza che nell’informativa al Senato aveva spiegato perché era necessario prolungare le chiusure.

«Attenzione ai facili ottimismi, aveva detto, che possono vanificare i sacrifici fatti: non dobbiamo confondere i primi segnali positivi con un segnale di cessato allarme. La battaglia è ancora molto lunga e sbagliare i tempi o anticipare le misure sarebbe vanificare tutto». E come ha spiegato il presidente del Consiglio non è ancora giunta la fase 2 quella che «vedrà gli italiani convivere con il virus e una riduzione graduale dei divieti» e infine quella 3 «dell’uscita dall’emergenza, della ricostruzione, del rilancio».

In Ue qualcosa si muove in attesa dell’Eurogruppo del 7 aprile. Intanto la Commissione vara ‘Sure’

Infine, il capitolo Europa. Conte nelle ultime ore starebbe registrando qualche cambiamento anche in Olanda e Germania, nel senso che si è aperto un dibattito su una prospettiva come gli Eurobond. Di contro l’Italia potrebbe accettare l’utilizzo del Mes, nell’ambito di un piano più complessivo, e senza condizionalità. Ma è ancora tutto in una fase preliminare in attesa dell’Eurogruppo del 7 aprile. Intanto, però la Commissione Ue ha deciso di lanciare un maxi piano per finanziare un fondo anti-disoccupazione. Una decisione che la stessa presidente Ursula von der Leyen ha voluto spiegare al premier Giuseppe Conte, per spiegargli che il nuovo schema ‘Sure’ «potrebbe aiutare a salvare il posto di lavoro di molti italiani durante la crisi del coronavirus».

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