Procida 2022, Sangiuliano: «Un lascito per il futuro. Non è più Cenerentola delle isole»

La cerimonia del passaggio di consegne con le città di Bergamo e Brescia

La scelta di Procida come Capitale della Cultura 2022 «è stata una scelta molto opportuna, che ha dato dei risultati. Mi dicono di oltre 600mila visitatori, numeri importanti e soprattutto un lascito per il futuro, perché Procida si è riposizionata bene nell’immaginario collettivo». Lo ha detto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano a Napoli nella cerimonia del passaggio di consegne tra Procida e le città di Bergamo e Brescia, capitali per la cultura nel 2023.

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Sangiuliano ha sottolineato che «prima Procida – ha detto – sembrava essere la Cenerentola delle isole del Golfo di Napoli, adesso invece è forse l’isola più autentica delle tre, ciascuna delle quali ha una storia importante e una dignità che conosciamo benissimo. Io, quando venne scelta come capitale, ero giornalista e da osservatore condivisi molto la scelta di Procida, perché ne conoscevo il valore. Tanti anni fa lessi l’Isola di Arturo di Elsa Morante, romanzo profondo denso di significati, esistenziale ma che si snoda all’interno di quei luoghi e questo mi aveva fatto assaporare Procida che poi ho conosciuto da turista del Golfo».

Sangiuliano sottolinea che «l’operazione Capitale della cultura – ha detto – ha funzionato in pieno, dal punto di vista turistico, culturale e imprenditoriale perché forse ci sarà un lascito sotto questo punto di vista, quindi è stato un successo. Faccio i complimenti a chi ha avuto l’idea e a chi l’ha organizzata e spero che in futuro la Campania possa, attraverso il meccanismo della Capitale della cultura ma anche del libro, far conoscere e apprezzare luoghi che non sono ancora pienamente inseriti nel Grand Tour».

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