Ercolano, annullata la condanna per tre imputati nel processo Scarrone

A Mario Ascione, Raffaele Saurino e Natale Dantese era stato inflitto l’ergastolo

La terza sezione della Corte di Assise di Appello di Napoli ha annullato la sentenza di condanna all’ergastolo emessa in primo grado nei confronti di Mario Ascione (figlio del boss dell’omonimo clan), Raffaele Suarino (presunto affiliato) e Natale Dantese (ritenuto reggente del clan Ascione), ordinandone la scarcerazione, finiti sotto processo per l’omicidio di Giorgio Scarrone, avvenuto l’11 febbraio del 2008, nell’ambito di una sanguinosa faida di camorra tra il clan Ascione e il clan Birra di Ercolano, in provincia di Napoli.

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I giudici di secondo grado hanno accolto le tesi del collegio difensivo, composto dagli avvocati Dario Vannetiello, Vinicio Viol, Vincenzo Cozzolino e Dario Russo. La Procura Generale aveva chiesto la conferma delle condanne all’ergastolo formulate anche sulla base delle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia.

Scarrone (del tutto estraneo alle logiche criminali dei cartelli camorristici Birra-Iacomino e Ascione-Papale, in lotta per anni per il controllo degli affari illeciti nella città di Ercolano) venne assassinato nell’ambito di una vendetta trasversale nei confronti del fratello di Agostino Scarrone, killer del clan Birra-Iacomino, diventato collaboratore di giustizia.

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