Omicidio di Giovanni Guarino, i 15enni fermati non rispondono. Attesa per gli interrogatori

Il sindaco Palomba annuncia l’intenzione «di proclamare il lutto cittadino»

Si potrebbero svolgere domani gli interrogatori di garanzia nei confronti dei due giovani di 15 anni fermati ieri sera per l’omicidio di Giovanni Guarino, il ragazzo di 18 anni accoltellato a morte nella zona del quartiere Leopardi di Torre del Greco (Napoli), e per il ferimento dell’amico e coetaneo ancora ricoverato in gravi condizioni (ma non in pericolo di vita) all’ospedale Maresca.

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Davanti agli agenti del commissariato di polizia di Torre del Greco e al pubblico ministero incaricato del caso, i due ragazzi – che sarebbero tra loro imparentati – si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. A pesare a loro carico ci sarebbero le testimonianze raccolte, la visione delle immagini degli impianti di videosorveglianza dell’area dove è avvenuta la rissa poi degenerata e le macchie di sangue sugli indumenti sequestrati ai due. Intanto si attende anche che venga conferito l’incarico per effettuare l’autopsia sul corpo di Giovanni Guarino, la cui salma resta sequestrata in attesa di disposizioni in merito allo svolgimento dell’esame autoptico.

«È una famiglia distrutta, che adesso chiede solo la restituzione della salma di Giovanni per poter procedere allo svolgimento dei funerali del giovane»’. Il sindaco di Torre del Greco (Napoli), Giovanni Palomba, si è recato a fare visita nella loro casa di via Falanga ai genitori. «Mi sono trovato di fronte due persone giustamente distrutte, che non riescono a darsi una spiegazione in merito a quanto accaduto. Mi hanno raccontato di un ragazzo buono, che non litigava mai con nessuno. Non si fanno domande, perché sanno che nessuno potrà dare loro risposte».

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Il sindaco annuncia anche l’intenzione «di proclamare il lutto cittadino per la giornata nella quale si svolgeranno le esequie». Sempre oggi Palomba ha fatto visita anche ai genitori di Nunzio, il ragazzo di 19 anni che era in compagnia di Giovanni Guarino e che resta ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Maresca: «La mamma continua a fare la spola tra la loro casa e il nosocomio. Il padre invece è tornato da fuori, dove era imbarcato. Con ogni probabilità dovrà tornare sulla nave alla fine di questa settimana. Anche loro sono sconvolti e oltre alla preoccupazione per le sorti del loro figlio, sono straziati per il dolore che ha colpito i coniugi Guarino».

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