Asl Na 3 Sud proroga precari al 30 giugno. Medici: «Aziende non rispettano De Luca»

Per la Cisl Fp sembra «il gioco delle tre carte»

«A noi l’effimera soddisfazione ancora una volta di aver visto giusto, al presidente De Luca l’onere di farsi rispettare, perché le Asl continuano a decidere come meglio credono sulla pelle delle migliaia di precari della sanità, come ha fatto il direttore generale della Asl Napoli 3 Sud nonostante la Regione abbia spifferato ai 4 venti una volontà diversa». Lorenzo Medici, leader della Funzione Pubblica della Cisl della Campania, è su tutte le furie.

«Siamo da mesi – dice – mobilitati, con manifestazioni pubbliche, presìdi, sit-in e stati di agitazione per far sì che gli oltre 6 mila lavoratori della sanità in scadenza di contratto tra marzo e giugno 2022 ottengano la proroga fino al 31 dicembre, e raggiungano i tetti di presenza di 18 mesi di lavoro imposti dal Governo per la stabilizzazione. E quando finalmente De Luca mostra di accogliere la nostra proposta con una circolare di fine anno scorso, ribadita in questi giorni, registriamo che le Asl fanno diversamente, nascondendosi dietro».

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«Sembra il gioco delle 3 carte – continua Medici -. Il vertice ordina di assumere, i direttori generali dicono di dover stare nei limiti della capacità assunzionale. E ognuno raggiunge il suo risultato, De Luca che si fa paladino di una decisione a cui nessuno dà seguito, le aziende che si nascondono dietro la legge. E i precari ne pagano le conseguenze. Se non fossimo in Campania, dove queste cose negli ultimi anni accadono spesso, ci sarebbe da chiedersi: ma viviamo nella repubblica delle banane?».

Il sindacato mette sotto accusa la delibera di Sosto che ha prorogato al 30 giugno, anziché a fine anno, 462 infermieri in scadenza prima di questa data e 155 tecnici ed operatori sociosanitari, mandando a casa 315 operatori informatici che sono stati utilizzati fino ad oggi per fare oltre mille vaccini al giorno nei centri di Nola, San Paolo Belsito, Marigliano, Somma Vesuviana e Roccarainola.

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Tutto questo, nelle more della predisposizione del nuovo piano triennale del fabbisogno di personale per il triennio 2021-2023, che chissà quando si farà. «E il presidente De Luca – conclude Medici – che fa? Ci propinerà un’altra diretta facebook nella quale ribadirà che gli di una volta devono essere utilizzati? E dove? Li porterà nei suoi uffici di diretta collaborazione? Oramai siamo alla farsa. La Fp andrà fino in fondo in questa storia per fare giustizia, senza escludere anche la proclamazione di uno sciopero regionale per bloccare tutte le attività».

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