Fratelli d’Italia insiste: «Se è vero, è un fatto moralmente grave»
Roberto Fico finisce nel mirino di Fratelli d’Italia per il presunto ormeggio della sua barca nella zona dell’ex comando marittimo Nato di Nisida, oggi utilizzato dalla Marina e dall’Aeronautica militare per funzioni logistiche e operative. La denuncia, che diventa un caso politico nel pieno della campagna elettorale per le Regionali in Campania, arriva da Sergio Rastrelli per un fatto che sarebbe avvenuto nel recente passato.
Il senatore FdI, commissario a Napoli del partito di Giorgia Meloni, solleva la questione prima con una nota e poi con un’interrogazione urgente al ministro della Difesa, Guido Crosetto. Nell’atto ispettivo Rastrelli sostiene che il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione avrebbe ormeggiato la sua barca «abusivamente e sine titulo». Chiede quindi che si faccia subito chiarezza sulla vicenda e che il ministro accerti se il fatto «risulti provato e se siano state intraprese attività sanzionatorie».
La presa di posizione di Rastrelli scatena un fuoco di fila di dichiarazioni da parte dei suoi colleghi di partito, che attaccano ripetutamente Fico, ricordando come in passato sia stato anche presidente della Camera e stigmatizzando la sua battaglia contro i privilegi della «casta». Il diretto interessato replica bollando la questione come «propaganda elettorale». «Siamo alle assurdità – dice Fico – di una destra che attacca personalmente, che non ha argomenti, che non ha programmi e che vuole trovare qualcosa che non c’è».
«Quello che sta emergendo è inquietante»
«Quello che sta emergendo è inquietante – dice il deputato FdI Marco Cerrato –. L’ex terza carica dello Stato sarebbe il protagonista di una storia veramente bassa, copione di un’Italietta che loro vorrebbero tornasse reale, come ai tempi dell’avvocato del popolo. Fa sorridere come i Cinque Stelle si siano sempre battuti per farci andare in bicicletta, coi mezzi pubblici o a piedi nel nome dell’ideologia green. Loro invece, gli anti-casta trasformatisi in diportisti, addirittura avrebbero ormeggiato senza titolo in un’area ex Nato non aperta al pubblico».
Gli fa eco la deputata Imma Vietri, che evidenzia come l’interrogazione di Rastrelli «getti ombre su chi oggi si candida a guidare la Campania. Se dovesse risultare vero – incalza – saremmo di fronte a un fatto moralmente grave». Sulla stessa linea il deputato Gimmi Cangiano, secondo il quale Fico «non può buttarla in caciara. Proprio lui che andava in piazza a gridare “onestà, onestà” – prosegue – deve dare spiegazioni ai cittadini campani, quelli che lui vorrebbe guidare da Santa Lucia».
Si unisce al coro anche il senatore Domenico Matera, che si sofferma sul fatto che «il candidato del campo largo, punta di diamante della demagogia populista del M5S, possiede una barca, considerata in certi ambienti uno status da privilegiati». «Non sanno cosa dire e noi andiamo a vincere e vinceremo bene. Queste stupidaggini le lasceremo al passato», taglia corto Fico.




